ogni anno mi chiedo se vada ancora bene, che io scriva anche qui queste nostre cose.
andava bene il primo anno.
quando noi eravamo pellegrini freschi freschi di cammino.
e voi i nostri compagni di strada, non solo metaforica.
forse andava bene il secondo anno.
e forse anche il terzo.
ma oggi?
oggi a distanza di tanti anni, va ancora bene, scrivere qui di noi?
me lo chiedo.
e poi, ogni anno, mi rispondo che forse sì.
forse in qualche modo c'è posto anche per noi, in questo forum che accoglie tanti e per noi è stato casa.
forse in qualche modo c'è posto anche per queste nostre parole.
per condividere anche con chi di voi ha voglia e tempo di leggere questo nostro cammino di oggi, che ha poco a che fare con santiago, ma che, in qualche modo, è nato lì, su quelle strade, dentro quei passi, dentro le parole di allora.
per cui.
per chi ha voglia.
per chi ci ha conosciuto anni fa.
per chi ci ha conosciuto in questi anni, magari solo per i post sui cammini del nonno.
anche quest'anno vi regaliamo i nostri passi.
che poi sono un grazie per tutti i passi che ognuno di voi regala a noi con il suo esserci e con le sue parole.
vi abbracciamo.
cri e guido
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andava bene il primo anno.
quando noi eravamo pellegrini freschi freschi di cammino.
e voi i nostri compagni di strada, non solo metaforica.
forse andava bene il secondo anno.
e forse anche il terzo.
ma oggi?
oggi a distanza di tanti anni, va ancora bene, scrivere qui di noi?
me lo chiedo.
e poi, ogni anno, mi rispondo che forse sì.
forse in qualche modo c'è posto anche per noi, in questo forum che accoglie tanti e per noi è stato casa.
forse in qualche modo c'è posto anche per queste nostre parole.
per condividere anche con chi di voi ha voglia e tempo di leggere questo nostro cammino di oggi, che ha poco a che fare con santiago, ma che, in qualche modo, è nato lì, su quelle strade, dentro quei passi, dentro le parole di allora.
per cui.
per chi ha voglia.
per chi ci ha conosciuto anni fa.
per chi ci ha conosciuto in questi anni, magari solo per i post sui cammini del nonno.
anche quest'anno vi regaliamo i nostri passi.
che poi sono un grazie per tutti i passi che ognuno di voi regala a noi con il suo esserci e con le sue parole.
vi abbracciamo.
cri e guido
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- Uscire dal tunnel. E la sensazione di essere fuori dal buco nero è una bella, bellissima sensazione.
- Vendere i biglietti della lotteria di Nigoline.
- Ale, perso all'Ikea, dice a signora che passa di lì: "Sono Ale de Carli".
- Per carnevale fare ad Ale un camion dei pompieri con una scatola di cartone.
- Ale ti legge la storia di Lillo mentre giaci malato, riverso e semisvenuto sulla Poang.
- I tortellini tondi che poi sarebbero i taralli.
- In-Chiari week. Pare essere un must, in questa zona.
- Immaginarsi un nostro nuovo bimbo. Chiedersi se c'è posto, nel cuore. E nella nostra vita. Oltre al desiderio. Oltre la stanchezza.
- Faccio amicizia con le melanzane. E diventano la verdura dell'estate 2014.
- L'amarezza nel sentirmi dire ad un'impiegata di un'agenzia interinale: "Vorrei solo un lavoro. Uno qualsiasi. Purché sia un lavoro".
- La scuola guida alla mamma di Fatima.
- La prima notte senza di te in questa casa.
- Un tormentone di Michi. "Te no. Io sì". L'autodeterminazione.
- L'hummus di ceci.
- La bellezza di camminare tenendo Ale e Michi per mano.
- Il pane con la pasta madre sfornato nel pomeriggio e mangiato la sera stessa.
- Tutti i giri che facciamo con i bimbi che camminano.
- Le belle mattina in cui ridiamo molto.
- Finalmente la bellezza di una giornata qualunque io e i bimbi senza niente di speciale da fare se non vivere le ore una dopo l'altra.
- Michi: "'desso pallo io" [adesso parlo io].
- "Valà nini, mi stampi un po' di soldi?"
- Sparisce il telecomando del videoregistratore. Mistero mai risolto.
- Rivedere dopo vent'anni la mamma di Alberto.
- La pizza e la serata a Grottammare.
- Ale festeggia il suo compleanno l'11.12.13.
- Pascoli il tuo mazzo di chiavi. Per la prima volta da quando ti conosco non sembri San Pietro.
- In un pomeriggio di sole, una merenda seduti in un bar su una piazza umbra. Bella vita.
- La Madonna delle Gambe e le gambone della Madonna.
- A dicembre un'alba spettacolare dalla finestra della camera verso il bosco che si incendia di luce e di colori caldi.
- Un sabato mattina da sola al mercato di piazzale Lagosta.
- La "natura" di D.
- La dieta di Eva.
- La nuova cucina per Stefini. Sceglierla e montarla.
- Il Borgo-burger e Claunocchio.
- La cheesecake della Manu.
- I "dai-ciccio".
- L'Adventskalender online.
- Lavori in corso davanti al cancellino di casa. Per i bimbi è come essere al cinema.
- Mamma, tu hai il pisello? E il sedere?
- Ale conosce Gangnam Style. C'è da preoccuparsi?
- Un tuo giorno di vacanza. Gare di macchine a Monza, festa della birra a Calino, notte in Magrolina vicino a casa.
- A Perugia, i pellegrini della Confraternita.
- Dopo che gli hai rasato i capelli a zero, Michi gira tronfio per casa dicendo: "Io bello, bello, bello".
- Ale: "Papà Guido ha le zampette allucinate" [le gambe piene di luce].
- La gita con i bimbi della scuola materna a Serle. Mi chiedono di fare l'accompagnatrice. Tra le altre cose, laverò 140 manine in 6 ore.
- Una mattina con la piccola Aurora, la sua mamma e la sua nonna.
- L'idea, naufragata, di vedere i film in lingua originale.
- Quante vespe ha zio Tobia, ia-ia-oh.
- Certo che son problemi. Michi disperato perché gli si è rotta a metà una fetta di pera.
- Con un'amica venuta in treno da Milano una colazione al bar che poi diventa aperitivo con spritz. Ogni tanto fa bene.
- La dottoressa Cantamessa uccisa mentre prestava soccorso alle vittime di una rissa. Era stata la prima a vedere Michi, quando era un fagiolino nella mia pancia.
- Una festa di compleanno in un Parco Nord con i colori di una giornata piovosa d'autunno.
- La gita in treno che non riusciamo a fare.
- Panini alla mortadella al Parco del Conicchio in una tua pausa pranzo.
- Il gommaio che è il gommista. Lo sto-magico che è lo stomaco.
- I giri a piedi con la Fede farmacista. E con te.
- Offese tra fratelli. "Ale butto pussolo" [Ale brutto puzzolo].
- Michi mischia un vasetto di yogurt alla sua pasta dell'Ikea e la mangia di gran gusto.
- Assisi. Una vita dopo.
- Gli occhi di Orsola, di ritorno da sei mesi d'Africa.
- Tutti i "No, te" che dice Michi.
- Colonnata. E Offida. E la piana di Castelluccio.
- I picnic con la coperta sul pavimento della sala, qualche domenica sera d'inverno.
- Per la prima volta nella mia vita, vedo le famose placche in gola.
- Ho caldo e "ho freddo". Una gag dei bimbi.
- I Grittibänz per San Nicola, tradizione svizzera della mia mamma.
- Ciao alla neuropsichiatra.
- Michi si avvicina con faccia tenerina e dice: "Io coccole".
- I pranzi tra donne, al running sushi.
- La varicella.
- Tutti i bimbi nati. Dario, Sebastiano, Letizia, Aurora, Giulio, Isabel, Nicola.
- La letterina a Gesù Bambino che disegna Ale.
- Ale davanti alle cozze surgelate: "Mamma, sono crude. E non si muovono neanche".
- A spasso per il Parco Sigurtà.
- Italia's Got Talent e il Testimone di Pif, appuntamenti televisivi imperdibili.
- Per la prima volta nella mia vita, possiedo una frusta elettrica.
- Sperare che un matrimonio duri più di una camicia da notte.
- Controllare la produzione dei pannelli solari.
- I bimbi per noi hanno una finta età media tra la vera età di Ale e la vera età di Michi. Dal punto di vista educativo non è sempre il massimo. Per nessuno.
- Le briochine salate. E ogni volta faccio un figurone.
- Tutti i piccoli di casa de Carli con un maglioncino fatto a mano a Bologna con lana rossa e verde. Sembrano elfi di Babbo Natale.
- La teoria sull'attaccatura dei capelli dell'ultimo figlio.
- Tentativi di focaccia.
- Con i bimbi venirti a prendere a piedi al cimitero di Nigoline.
- La giornata a Verona. La bellezza di Piazza Erbe nella luce di una mattina fredda di fine dicembre.
- Il 25 dicembre in cui siamo ammalati tutti e quattro. Clausura casalinga.
- Tre generazione al faro della fine del mondo.
- Non c'è più l' ottimo kebabbaro oltre la metro di Cascina Gobba.
- Salutare un amico che lavorerà per mesi in India.
- La giornata nella spa milanese.
- Un happy hour un sabato milanese. E la presentazione del libro di un amico caro.
- Ale, oggi pomeriggio andiamo a teatro. "È un paese?".
- Spritz e patatine su un lettino a bordo piscina.
- Al parco di Monza.
- Su un foglio, le prime lettere scritte da Ale.
- Cinque foto per i nostri cinque anni di matrimonio.
- Nel Mugello un signore ci regala un ramo pieno di amarene.
- Tutte le volte che Ale aiuta Michi e fa le cose anche per lui.
- Scovo una ricetta per cuocere il pollo con una bottiglia di birra infilata nel suo sedere. Mi chiedo: chi è il primo a cui è venuto in mente di infilare una bottiglia nel sedere di un pollo e metterlo in forno?
- I litigi. E le urla. E le porte sbattute. Poi ritrovarsi.
- Un sabato sera a mangiare la pizza di papà Angelo nel calore di una bella casa di Nigoline.
- Cercare di non magiare fuori pasto.
- Le chiacchiere, per ore, in un bar di Sesto.
- La Magrolina ammaccata. E il rammendo in carrozzeria.
- La cena ad Affori, all'Osteria del biliardo.
- La messa di santificazione di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II. Secondo Ale ora sono diventati dii.
- A turno, uno dei bimbi può scegliere il cartone della Peppa Pig da vedere il giorno dopo.
- Con un'amica alla fiera degli Obei Obei. Pane e salamina nel sole davanti al castello.
- Nel nostro box smistare riso e detersivi.
- Passeggiare con i bimbi in via Cagliero, mia strada di quando ero piccola.
- Le due casette vicine nel campeggio umbro. Bella l'amicizia e la vita un bel po' in comune.
- Sulla mia posta, la cartella "per diario".
- Michi che ancora troppo, troppo spesso si sveglia in lacrime.
- Essere convocati dalla maestra di Michi.
- Il limoncello per la festa del papà. Il pesto per la festa della mamma.
- In piadineria da sola con i bimbi, mentre tu sei ad una cena aziendale.
- L'intonaco del muro nel corsello box.
- Ale dorme dal nonno. A Solto e a Milano. Michi, da solo a casa, alterna euforia molesta da "sono il padrone del mondo" a rabbia infinita.
- Una pizza con quella che era una tua prof. Ora è nostra amica.
- Stare di nuovo bene, dopo anni.
- Il formaggio con il pepe che viene da Timor Est.
- I pomeriggi a teatro con i bimbi.
- A Brescia per la presentazione del libro "Da soldato a partigiano".
- Papà no. Mamma no. A[l]e no. Io tutti tutti. Michi parlando dei biscotti che ha preparato al nido.
- I due incidenti in autobus.
- Ancora dopo anni, tutti i nuovi sentieri scoperti qui in zona.
- È un pesce-girino. Pesce è il nome, girino è il cognome.
- Due pile con colori psichedelici e due conigli con led nella pancia che li illuminano. Regali trash apprezzatissimi.
- Gli spettacoli dei bimbi, alla sera. Coperte, e tavolini, e sedie in sala. Noi guardiamo. E loro si divertono un mondo.
- Un caffè e un dolcetto alla cannella all'Ikea di Carugate una domenica mattina di sole.
- Cercare nell'usato una nuova macchina fotografica e trovarla.
- Michi inizia a raccontare vita.
- A piedi con i bimbi fino alla Madonna del Corno. E il picnic lì.
- La pancia della Elena.
- Un nuovo trolley. Rosso.
- Un pomeriggio con tre bimbi gialloazzurro.
- Al massimo il picnic lo preparo stasera. "Chi è Massimo, mamma?".
- Scopriamo che per Michi mmm-haaa vuol dire finito.
- Un secondo spannolinamento. Di nuovo una prima pipì nel vasino.
- Il calendario di Taro Gomi, da disegnare.
- La sera a Brescia a sentire parlare di Iris e di azioni mutualistiche.
- Il museo di storia naturale a Bergamo.
- Tutte le telefonate con Enrica.
- Queste lenzuola passano in priorità uno.
- All'inizio di settembre una prescrizione di antibiotico per un naso che cola. Ma no.
- I Coloni di Katan per due.
- Con un frullatore in mano rivivere l'orrore di un sera d'estate di anni fa. Per fortuna non succede niente.
- I giorni di lavoro a Milano. Vita da pendolare impegnativa ma possibile.
- Michi è quello che mangia più di tutti il giorno di Natale: una banana e mezza a merenda.
- I disegni di Ale, così complessi che paiono fumetti con una loro storia.
- I giri nelle ambientazioni finte di Mondo Convenienza.
- Domande serie: oggi è domani?
- Il duomo di Orvieto in fondo ad una stradina da niente.
- Le cene ai Ciliegi.
- Una pausa pranzo con te al greco di via Farini.
- La pizza di fine anno scolastico all'Acquasplash.
- Tutta l'acqua in campeggio e la gara di lumache sui teli della tenda.
- Con i bimbi a piedi fino a Pianesse. Picnic e capriole sul prato.
- Una sera di gennaio a cena alla Pedrocca. Che la nonna sia meno triste.
- La chiacchierata con Vanessa, psicopedagogista.
- Anche Ale ha la lingua tremula.
- Due baci di dama sotto al cuscino.
- Ale sull'uomo di Milano. Che poi sarebbe il Duomo.
- Il pranzo qui da noi con i tuoi amici di una vita.
- Tutti i libri letti insieme ai bambini.
- La cattedrale vegetale.
- I pomeriggi dalla Fede. I bimbi giocano, noi chiacchieriamo.
- La semifinale Germania-Brasile.
- La tagliasega.
- Noi due in giro a piedi a Sirmione, oltre le solite due stradine turistiche.
- Sulla Valeriana nell'ora del tramonto.
- I proverbi di Ale: "Nel giardino del re non cresce l'erba".
- Un pomeriggio immersa in un diario di un viaggio in Turchia.
- Io e Michi alla festa di strada in Farini.
- La partenza [poco] intelligente prima dell'alba. Gli anelli dimenticati in giro e rubati.
- Tu che a sorpresa mi regali una giornata insieme alle terme di Sirmione.
- Michi: "Pette cusì?" [Perché così?].
- Il guidante che è il volante.
- Targhenere.
- Gli album fotografici che ci regaliamo per Natale.
- La Malga Albi. Le tagliatelle e il gelato al lampone.
- La giornata a Incudine e la passeggiata sulla ciclabile da Vezza a Ponte di Legno.
- Ale estrae i biglietti della lotteria al centro Oreb.
- La merenda all'Ikea io e Ale.
- I tre giorni in tenda a Clusone.
- Ale vede Prince in un video anni ‘80 e dice che assomiglia a te.
- Michi e i cani. Continua a essere un rapporto molto conflittuale.
- A Dalmine, alla mostra permanente di presepi.
- Le mie nuove scarpe rosse. Faranno molti chilometri.
- Le tipo-tempere da usare come fossero colla Pritt.
- Il pediluvio allo zenzero per combattere le otiti.
- Uscire dal tunnel di stanchezza infinita in cui ci trovavamo.
- La notte da sola sul lungolago a Paratico. Buio, lacrime e CD di Vecchioni.
- I bimbi che erano nella pancia delle loro mamme. Ora non ci sono più. Ciao Pello, ciao Giorgio, ciao altri bimbi che eravate senza nome ma già molto amati. Sarete i nostri angeli.
- Le nuove porte per i box.
- La prevenzione omeopatica per i bimbi in inverno.
- Una nuova montatura per i miei occhiali. Scura fuori, un po' leopardata azzurra dentro.
- Regalare tulipani gialli ad un'amica.
- Il repertorio di Michi: cacca, uffa, no, io. Belle conversazioni.
- Il campeggio a Martinsicuro.
- 100 days on the road. Caio Melina da Sant'Ambrogio a Santiago a piedi. La seguiamo sul suo blog.
- Alle Cornelle.
- La serata "mangia-funghetti".
- Dal suo amico del cuore, la prima cartolina per Ale.
- Lella-coccinella ci ricorda di non sprecare l'acqua.
- Ti tolgono un dente. I primi punti della tua vita. Si muove la classifica.
- Pensieri di Ale per il futuro: "Come faccio a invitarvi a cena? Posso andare ad abitare con Michi? Dovrò vestirlo io? Dove vendono i bambini? Dove si trovano le mogli?".
- Tutti i chilometri che faccio a piedi.
- Il pranzo a Badia. Siamo a casa.
- Di sera, la mezz'ora gratis nelle piscine dell'Acquasplash.
- Il nuovo codice bancomat. Logico, lineare, molto dispari e palindromo. Di geometria perfetta anche sul tastierino numerico.
- Michi: "‘N ‘coddo mai" [Non mi ricordo mai].
- I panini dell'Old Wild West. E gli anelli di cipolla fritti.
- Dormo una notte a Milano, in casa di amici. Le luci della città. I rumori a cui non sono più abituata.
- L'aperitivo a Brescia, una sera calda d'autunno.
- Una moka a casa nostra. Sono rivoluzioni.
- Noi due in perizoma a fare un massaggio. Massimi imbarazzi.
- In una mattina d'inverno, la Presolana lì in fondo, tra le altre montagne più basse.
- La erre arrotata e fortissima che Michi piazza in alcune parole.
- Toposki, compagno grigio e morbido di tante sere.
- Il nonno ci accompagna dalla pediatra, quando ci sono le visite filtro.
- Le olive fritte del baracchino sull'angolo della piazza di Ascoli.
- Un pomeriggio al pronto soccorso d'Iseo. Non era niente, per fortuna.
- Il pesto fatto con il Bimby.
- In dicembre un viaggio in treno fino a Milano su un vagone che ha il riscaldamento rotto.
- Alessandro G. ci lascia. Troppo in fretta e troppo presto.
- Michi mi ha dato una sberla con il suo ciuccio. L'ha fatto PER posta.
- La collana e i sei bracciali geometrici in alluminio riciclato che mi regali per i 5 anni di matrimonio.
- La festa per i 50 anni della zia Cice.
- La nostra reflex che si rompe.
- Festina di compleanno in un oratorio della Brianza e spaghettata al volo.
- La bellezza dei giorni in cui sono tornata a lavorare a Milano, al Castello.
- Trovarsi a casa Marchetti. Ormai una tradizione.
- Le volte a Chiari con un amico che arriva in treno.
- La giornata a Seridò.
- Quando Ale mi sente parlare in tedesco. "Mamma, perché parli così strano?".
- I minuscules.
- Le colazioni da Gallizzioli.
- Michi: "Cembe puter" [Sembra un computer].
- La festa della tua azienda al golf-club.
- I Baffardelli e il ciuccio. Grazie nonno.
- Il lavoro a casa. Doppio monitor e molti PDF.
- La caccia alle uova in giardino.
- Il primo cuscino per Ale. E il lettino da grande.
- In un giorno che pare autunno i fiori di robinia fritta. All'ultimo, ma ce la facciamo.
- Fonduta di cioccolato il primo giorno dell'anno. Si comincia bene.
- Pop Economix Live Show a Iseo e una piadina alla nutella.
- I Wimmelbücher.
- Una pizza nel campeggio di Riva di Solto.
- I fuochi di Santa Rita e la meringata della Robi.
- Lo tzaziki home made e il panino kebab fatto in casa.
- Un inverno senza antibiotici.
- Per i prossimi dieci anni, la Magrolina prestata a nuovi viaggiatori.
- La pipì di drago.
- La benda sull'occhio di Ale.
- Il corso di fotografia. E quello di nordic walking. Spazi per noi a cui non siamo abituati.
- Al parco di Monza e all'auditorium di Corte Franca uno shooting fotografico su un set di cosplay.
- Birkenstock e reggiseni comprati online.
- Dopo anni, una cena tra pellegrini qui a casa nostra.
- Michi biondo, biondissimo.
- Ale mima i popcorn che scoppiettano in padella.
- Gli spaghetti integrali.
- Capodanno con Cristiano e la Manu.
- L'autoritratto di Ale sul libro delle firme a casa della nonna.
- Peppa Pig entra nelle nostre vite.
- Il forno esploso. E il forno turco.
- Perdere il battello sul Lago Trasimeno.
- Michi gira con una bistecca di Lego attaccata all'alluce sinistro.
- Noi due addormentati sulle sdraio a bordo piscina. Un sogno.
- Per i bimbi in inverno, cappellini uguali ma di colori diversi: rosso per Ale, blu per Michi.
- Il tizio che alle 6.21 inizia a usare la motosega sotto casa nostra.
- Le Stelline, anche quest'anno.
- La bella lucina per vedere i film.
- Una bella notizia da Buenos Aires.
- Riesco a far ripartire con i cavetti il Berlingo che ha la batteria scarica.
- Capita di trovare dei dinosauri infilati dentro la vaporiera. Spenta, per fortuna.
- Lo 026682064 è stato disattivato, dopo una vita di telefono fisso.
- Per Michi: "mie pacche" = mie scarpe.
- La cena milanese su un terrazzo dell'Isola. 18 anni 18 anni fa. Foto di allora e racconti dell'oggi.
- Timo, origano e basilico.
- In spiaggia Vanity Fair e unghie dei piedi dipinte di rosso.
- Ale per la prima volta ammalato come si ammalano i bimbi grandi.
- Una sera d'estate abbracciati in quattro sotto la nostra betulla.
- Un medaglione trash e il totem: cane elettrico.
- Michi: "Io [no]'n pallo più". Un uomo, una protesta.
- Nell'ambulatorio della pediatra, bolle di sapone e riflessi di luci al neon.
- Noi due e il nonno al cinese sopra il Daytona per il suo compleanno.
- L'Araba Felice e l'MTC.
- Le due volte ad un vero cinema.
- Le iperboli di Ale. "Ora no" per lui diventa "mai". "Due" diventano "millemila".
- Il giorno in cui Ale per cinque minuti è andato in black-out educazionale.
- Le scritte: Ci vuole passione. Pretendere il giusto.
- Brescia-Milano in treno con Michi.
- Il concorso letterario "Ciliege e grappoli".
- Una bici senza rotelle e con i pedali per Ale.
- Cecco e la sua famiglia a fare merenda da noi.
- Ti impepolo tutto. Che sarebbe: ti riempio tutto di pepe.
- A Santiago con Ale.
- La banca della memoria dei saperi artigiani. Viti di ferro. Trucioli di legno. Vasetti di vetro. Una campana. Album con esempi di pizzi. Perline di argilla.
- Incontrare Lidia per caso in una radura in mezzo al bosco.
- Mammi sasse. Che per Michi è: "Dammi le calze".
- Ale per la prima volta mi dice: "Ti voglio bene".
- La notte in tenda nel giardino di amici.
- Merenda e pizza per cena dai Mimer a Erbusco.
- Per la prima volta nella mia vita, faccio una ciambella.
- I CV mandati. Le quasi-niente risposte ricevute.
- Vivere in una bolla di bellezza in cui non vivevamo da un pezzo.
- In un sogno, i tartarelli con la polenta.
- Dopo tutti questi anni, conoscere Toto, con cui sei cresciuto, da piccolo.
- Michi: "Isso?" [Salgo in macchina?]. Noi: "Issati!" [Sali in macchina!].
- Il gatto Pietrino.
- Il treno deragliato a quattro chilometri da Santiago.
- Michi non vuole toccare l'acqua.
- I lavori in Candiani.
- Le frittelle con la crema pasticcera.
- Ittiolo e argilla per due unghie che non stanno per nulla bene.
- I nostri nomi scritti nella brina su una panchina.
- Il maestro Filippo, amore di Michi.
- Le chiacchiere con le mamme davanti all'asilo.
- La raccolta delle mail di due amiche. Quanta amicizia. E quanta vita condivisa.
- I pidocchi. Tutti i panni lavati. Tutte le teste maschili rasate a zero. Tutte le ore che passi a pettinare i miei capelli.
- Please do not tap on glass. It scares the ice cream.
- Il pigiama: Nerd is cool.
- Il giocone coperta e il giocone discarica.
- I pegni che ricevi al mattino, da appoggiare al tuo portatile.
- "O mordo tua nuora o aro un autodromo" e "I topi non avevano nipoti". Fascino nelle frasi palindrome.
- Vieni a vedere come è splendido. E Ale ci fa vedere del muschio sul tronco della nostra betulla.
- A Milano con il nonno sono andato al museo dei pesci.
- Inscatolare i CD. È finita un'epoca.
- Una mail bella del direttore della Queriniana.
- Di prima mattina shooting fotografico ai miei capelli lunghi.
- La parola "automagicamente". Ti piace moltissimo.
- Il pratino verde dell'oratorio di Calino durante la festa di compleanno di J.
- Ale, quelle sono nuvole basse. "Perché sono cadute?".
- I sacchettini in stoffa per l'Adventskalender. Ciao, mamma.
- Tutte le parole scritte.
- Una domenica a casa di Silvana.
- Il corso di disostruzione delle vie aeree. Speriamo non serva mai.
- Scoprire come si sono incontrati Barbapapà e Barbamamma. Scoprire che i Barbapapà sono ovipari. Sono cose da sapere, tutto sommato.
- Ridipingere le persiane.
- Tutte le macchine che disegna Ale.
- Emozionarsi al telefono, sentendo le campane della cattedrale di Santiago che suonano accanto al nonno, appena arrivato su quella piazza.
- Michi gira con il colapasta verde in testa. Che sia pastafariano?
- I giochi all'oratorio di Nigoline, al parco del Conicchio, in giardino da noi, nel corsello box.
- Lo sgabuzzino trasformato in armadio.
- Michi impara a parlare.
- Gli artisti di strada a Clusone.
- Dopo anni, togliamo il seggiolino che era agganciato al tavolo.
- Recuperarti sulla strada verso Provaglio e andare insieme a Solto a prendere Ale passando per il Bögn. Bella atmosfera della sera sul lago.
- Risotto ai funghi il giorno di Pasquetta.
- Due feste più una a casa di amici in viale Arbe.
- La cena da Faliero.
- Perugia, la Rocca di Castiglione del Lago, Assisi, la cima del Subasio, Città della Pieve, Orvieto, Panicale, Paciano, l'isola Polvese.
- Il giro delle mura di Orvieto.
- Il giro in bici fino a Sarnico.
- Con i bimbi all'oratorio di Milano. Davvero è stato uno dei posti belli della mia vita.
- Sul palco, la recita dei bimbi della materna. Ale simpatico gufetto.
- Battaglia di cuscini tra nonno e nipote.
- "Come state?" "Sopravvissuti". Per noi oggi non c'è definizione migliore.
- Quando è arrabbiato, Michi si slaccia la scarpe, se le toglie e le lancia lontano.
- La rosa rossa che mi regali.
- Il passaggio in macchina ad un cuochino svizzero che lavora per Marchesi.
- La torta farina di mandorle, farina di polenta, sciroppo di zucchero e limone.
- La bellezza dei bimbi che, pur non essendo ancora grandi, non sono più piccoli.
- Sei anni dopo, davanti alla sala consiliare dove ci siamo sposati. Sei ani fa erano stelle filanti e coriandoli colorati. Oggi siamo noi, due bimbi e una mattina di giochi al parco.