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un anno insieme

Innanzitutto grazie a chi ci ha scritto.
E anche a chi non ha scritto, ma ha avuto la pazienza di leggere ;)
È bello condividere questo nostro cammino.

gix ha scritto:
ma, mi dite com'è la pasta greca :mrgreen:
È una derivazione dell'insalata greca. Magari per qualcuno ha un altro nome, ma per noi ormai si chiama così.

L'insalata greca la facciamo con pomodori, formaggio (feta; in mancanza anche altri), cetrioli, cipolle, olive nere, acciughe, capperi, origano ed olio. Volendo anche peperoni, nonché qualsiasi cosa suggerisca la fantasia.

Per fare la pasta, abbiamo ridotto un po' gli ingredienti, sono rimasti pomodori, feta, olive, acciughe, capperi, olio e origano. Il tutto aggiunto alla pasta fredda, solitamente noi usiamo le mezze penne.
Quest'estate ne stiamo mangiando tantissima...

Ciao,
Guido (e Cri che dorme)
 
Ciao Giudo & Cri,
anche questa volta ,nel leggere il vostro post - vitae :D ..., mi sono commossa!!!!!
Non la smetto più.... :oops: aiutoooooo.....
Che bello!!!
:abbraccio:
 

Allegati

Che meraviglia.....

so che potevo leggerlo prima ma...forse era oggi il momento giusto. :bacibaci:

ciao
Gemma
 
continuiamo a pensare che compartire vita sia un dono grande.
eccoci.
non abbiamo cammini verso santiago da racontare.
e mi sa che non ne avremo per un bel pò... ;)
ma questo è il nostro cammino di quest'anno.
ve lo regaliamo, come gli anni passati.
se avete voglia di leggerlo.

un abbraccio.
cri e guido

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  1. Ale che nasce. È un dono bellissimo. È bellissima vita.
  2. Tornare a Milano da esule, senza averci più una casa in cui abitare. Strana sensazione.
  3. Le lezioni di PC al nonno Gargamella.
  4. La tua multa e i tuoi 5 punti della patente. Il mio uscire da uno stop senza vedere la macchina che arriva.
  5. Venire a prenderti a piedi al lavoro, quando sei dal cliente di Provaglio.
  6. La faccia che fa Ale in braccio allo zio Mauro. È amore.
  7. Con il materasso al momento ci vogliono fatti, non parole.
  8. A Brescia per il thinking-day. Il più che ventenne che è venuto a dirti: "Io ero un tuo lupetto".
  9. Lo sms di Sylvie: "Abbracciamo". Abbracciate anche per noi.
  10. Il concerto di Dalla e De Gregori registrato per caso dalla televisione. Due ore di bella musica.
  11. Ezio che racconta del Bangladesh.
  12. Il concerto di Guccini con la Luana.
  13. Ale mascotte alle Stelline. Tra l'altro è in rosso-Copat, assolutamente in tinta con il colore sociale.
  14. Rendersi conto che questo bimbo ci ha sconvolto la vita.
  15. Il bagno caldo che mi prepari una mattina fredda di gennaio.
  16. Sai che io a casa ho Spiderman?. Tormentone 2010 della val Aurina.
  17. I pesciolini cotti nel forno.
  18. Elena, amica di Caio-Melina, del Milano 29. Ancora una volta il mondo è piccolo.
  19. I sonagli in legno che erano appesi alla mia carrozzina. Ora sono sulla carrozzina di Ale.
  20. Ale che non riesce ad addormentarsi con il freschino dell'aria sulla faccia. Non è abituato.
  21. I comizi di Ale e i passaggi particolarmente commoventi.
  22. I mobiletti della dispensa che mi hai costruito.
  23. La sera a vedere foto della tua famiglia. A cercare somiglianze, oltre gli anni.
  24. I lavori che facciamo per la nostra casina uac.
  25. I 4 diari che ci sono dei giorni della nascita di Ale. Il tuo. Il mio. Quello del nonno. Quello di Benedetta.
  26. La mia mamma che mi manca.
  27. La luce bella delle candeline mentre facciamo il bagno. Musica di sottofondo.
  28. La mattina a pulire Nigoline, bella casina ormai vuota.
  29. Il primo pacio in paese con Ale. Usciamo con la neve.
  30. Le nostre foto appese.
  31. Cioccolato e minestra di pomodoro Knorr a Livigno.
  32. L'abbonamento in videoteca. Non è come il cineforum, ma quasi.
  33. Io che ricomincio a stirare i vestiti. Mi sa che sto diventando periferica.
  34. I libri tuoi e i libri miei sulla Billy. L'emozione di due librerie che si fondono.
  35. La infinite volta che ci scriviamo durante il giorno. Non siamo mai lontani.
  36. Il corso che tengo a Brera. È bello spiegare le cose che so.
  37. Per una volta la tavola apparecchiata con i piatti degli ospiti. Candeline belle, anche se siamo solo noi due. È molto romantico, nonostante il minestrone.
  38. La sera che vado a letto alle 19.38.
  39. Le cene con quelli del Gemelli. Il Rambo che chiede: "Vieni su a fare le torte, quest'estate?" Io che penso che la mia nuova vita qui è bellissima.
  40. La cassetta della posta. Rossa. E grande.
  41. Il passato di spinaci godurioso che diventa una brodaglia verde. Risate in cucina.
  42. Tu che dici che con Ale sono come un animaletto con i suoi cuccioli.
  43. Attraversare la Lunigiana sulla statale. È un'altra Italia. Sembra un altro mondo.
  44. Lo spaccio della CAM.
  45. La famiglia abruzzese del forum.
  46. La domenica dalla Nico. Le bancarelle della festa di paese. La chiesetta illuminata bene nella notte.
  47. Zena che passa a salutarci un pomeriggio. Era da amici qui vicino.
  48. Ale che studia spigoli e soffitti.
  49. Riempire le Pax dell'antibagno. Prima o poi ne verremo ad una con tutti gli scatoloni.
  50. La Bea e Mauro alle terme. Noi a casa con i nipoti. Prove generali di famiglia numerosa.
  51. La stanza arcobaleno che non c'è più. Delusione.
  52. Gli scappamostri.
  53. La scelta dei pannolini lavabili.
  54. Fare il puzzle del Cervino. Bianco, grigio, azzurro. Passano le ore aspettando Croc.
  55. La nostra fatica ad andare a messa.
  56. Com'è abbracciarti di nuovo stretta stretta, senza pancione di mezzo.
  57. La prima volta di Ale al mare.
  58. Cominciare di notte a scrivere i 365 punti. Di giorno si fa fatica a trovare il tempo.
  59. Ale con la parrucca ricciolina e fluorescente.
  60. Le inferriate elettrificate del Luca.
  61. Il bagno in piscina, solo noi due. Mezz'ora tutta per noi. È un regalo bellissimo.
  62. Fare l'estate in giardino. E sono sedie, e tavolo, e tenda tirati fuori alla fine del letargo invernale.
  63. Il battipanni di Jacopo. Serve per combattere i coccodrilli che ci sono nel fossato del castello di Padernello.
  64. Le onde di latte negli occhi.
  65. La signora della mensa in Cattolica che mi regala 4 banane per i miei crampi notturni.
  66. Pane e vino come bomboniera per la comunione di Fede e di Franci.
  67. La sera che litighiamo, e io vado alle Porte Franche, e torno indietro in fretta, per fare pace.
  68. Il formaggio Lucifero erborinato al peperoncino.
  69. Le sere a Brescia, per il corso pre-parto.
  70. Il portatile nuovo.
  71. Quando ci abbracciamo dicendo: "Ciao, bella famiglia".
  72. Il trasloco da Milano. Noi seduti all'alba nel baule della macchina. Parole crociate e focaccia come colazione.
  73. Le 0.01 del due dicembre. Mi aspetto una puntualità svizzera. Tu ridi.
  74. La nada-poderosità. Riflessioni sul fatto che la vita non è nelle nostre mani.
  75. Il primo incontro tra Ale e l'acqua con le bolle. La faccia che fa.
  76. Quando di Ale dicono che è un orpello.
  77. La notte in Mangiagalli dopo il volo sulla pancia.
  78. Il talpeccìo, che è il rumore che fanno le talpe quando camminano in silenzio.
  79. Tu che leggi ad Ale un libro sulla secondo guerra mondiale. Urge procurargli libri più consoni.
  80. Il finesettimana da Max, Agni e Gianlupo. La torre di Nerone. Le belle chiacchiere della sera.
  81. Il raduno di Badia.
  82. Le piantine di basilico che quest'anno riescono a sopravvivere. Grazie, signor Gianni.
  83. La spingiuna, che sarebbe la piruna, che sarebbe la forchetta.
  84. Il nonno Ben in ospedale.
  85. La bellezza del mare dal traghetto che va in Corsica.
  86. I ragazzini dell'84 qui da noi. C'è un po' di freddezza. Ma sono contenta di averli rivisti.
  87. Le tonnellate di passato di verdura due volte alla settimana.
  88. La vigilia di Natale a casa nostra. Il nonno seduto in poltrona legge lo stesso brano di Vangelo di sempre. È bello, ma Stefini è la tradizione.
  89. Doc che dice: "Io partirei. Non lo consiglierei a nessuno. Ma partirei". Sei il nostro medico preferito.
  90. Le calze per la Befana. Quest'anno c'è anche una micro-scarpina di Ale.
  91. Chiedersi come si fa ad insegnare ai figli la felicità.
  92. I fuochi d'artificio a cascata dal campanile di Fondo.
  93. Il "Linguaggio segreto dei neonati": libro interessante che passa da mamma a mamma.
  94. Il pomeriggio in soffitta, tra bauli, plastica e naftalina. Tiriamo fuori i vestitini dei bimbi piccoli.
  95. Tu che sogni Max con un facocero in macchina.
  96. Il gattino Toxo.
  97. Tutte le mattine che siamo andati a fare fisioterapia dalla Monica.
  98. La pasta fritta. È il tuo cavallo di battaglia in cucina, insieme alle piadine.
  99. Tu che guidi la Duna.
  100. La Elena a cena da noi. Brava che hai imparato la strada.
  101. Votare al seggio 2. A Milano votavo al seggio 575. Benvenuti nella periferia imperiale.
  102. L'ultima notte che usiamo la Magrolina.
  103. L'etto di prosciutto crudo del salumiere che mi aspetta in frigo.
  104. Il gris-gris africano appeso alla carrozzina.
  105. Il blog. Che sia un bel contenitore di ricordi.
  106. La dama cinese che ti regalo per la tua prima festa del papà.
  107. La Nicole e Jens che diventano mamma e papà pochi giorni prima di noi. Cammini che anocra continuano insieme.
  108. La grigliata di pesce a Pashna.
  109. Giuseppe50 che sarà sempre nei nostri cuori.
  110. Le sere in cui siamo troppo stanchi anche solo per vedere le scenette di mr. Bean.
  111. Le infinite polpette per la festa del mio compleanno.
  112. Le nostre orecchie malate. Un'altra estate a fare il bagno con le orecchie di Shrek.
  113. Tu che lavori vicino a casa. A volte mangiamo insieme a mezzogiorno.
  114. Andare a trovare la nonna. Presentarle il suo primo nipotino. Piangere lacrime che sono dolore, nostalgia e amore. Avere la certezza che lei è sempre con noi. E con Ale.
  115. Camminare lenti da Riva al Bögn.
  116. Le passeggiate alla sera, tra Borgonato, Provaglio e Timoline.
  117. Non essere più in due.
  118. Il corso sulla storia del comune. Le domeniche a fare le visite guidate.
  119. La serata manitu per il nostro primo anniversario di matrimonio.
  120. Io che cerco di scrivere il diario tutti i giorni. Lo scrivo per me, per te, per Ale, per i suoi futuri fratellini. Per tenere ricordi. Per non lasciar scappare vita.
  121. I maccheroni con la mostarda antica, che poi sarebbero sgombri con la senape rustica: pezzo forte delle nostre cene corse.
  122. Tu che esci per sistemare il telecomando e torni a casa con una tv nuova.
  123. La cucina era messa un po' male. Tu la sistemi bene.
  124. Cercarsi nella notte.
  125. La torta a cuore e il bigliettino per san Valentino davanti alla finestra della cucina.
  126. Il cd dei cantautori. Piango, mentre te lo regalo.
  127. La preghiera di Jacopo prima di cenare. Parla di ravioli e torta. Noi non ce la facciamo più dal ridere.
  128. Ale e Mauro compatibili dal punto di vista energetico.
  129. Il libro fotografico per i 50 anni di Max.
  130. Prima uscita esotica per Ale: a Paina di Giussano.
  131. I colori dei tramonti corsi.
  132. Tenere Ale tra le braccia.
  133. La torta la cioccolato per il compleanno di Benedetta.
  134. La betulla nel nostro giardino. È bella. In ogni stagione.
  135. La notte a ripassare i capoluoghi di provincia. A volte siamo strani.
  136. Il "mi piace non mi piace" del forum. Le polemiche che ne seguono.
  137. La cena a Milano dalla Elena. Ci siamo tutti. C'è anche Ruben.
  138. La pizza consegnata a casa. Per una volta, è un lusso che è bello concedersi.
  139. La lega di pentolonio.
  140. Il tacchino russo del pranzo di natale.
  141. Le passeggiate attorno a casa.
  142. La pizza di Passirano. E quella di Paderno.
  143. Le due poltrone Poang e i due poggiapiedi: sono un bel modo per viziarci.
  144. Le patate al forno, con il rosmarino rubato dagli orti lungo Via dei cipressi.
  145. La prima notte in tenda. È bellissimo.
  146. Il formaggio corso in frigo che tra poco compie un anno.
  147. La bacio-sveglia. Bella. Meglio della sveglia a strilli e pianti.
  148. Quando hai mancato la stazione di Rovato e sei sceso a Brescia.
  149. Il Davide a dormire da noi.
  150. Mascherino, che è un simpaticissimo esserino acquatico che ci guarda curioso.
  151. I tuoi mesi di part-time. Sono stati una benedizione.
  152. I sabati e le domeniche mattina nel lettone, con Ale. Sono coccole, occhi che ridono, belle parole.
  153. Il mio lettino rosso che torna a casa dopo giri tra cugini.
  154. Il sabato a Milano. Tra oculista, Cecco & Paola, Valsecchi. Belli i miei posti di sempre.
  155. Il dentista a Castegnato: ulteriore gesto periferico.
  156. La falegnameria Belfaggio.
  157. La pasqua dalla Dani e Betto.
  158. Jacopo che guarda sotto il nostro letto e dice: "Zia, è un po' sporchino qui". Lezioni di economia domestica da un bimbo di tre anni.
  159. Andare a messa al Monte.
  160. Max che ci aiuta ad appendere il quadro dell'Africa e un pezzo di Billy.
  161. Il primo gelato della stagione.
  162. Guidare la Pandina che ti hanno prestato al lavoro.
  163. Gli hamburger e gli steak americani della Dorothy e di Steve.
  164. Tre sere per vedere Alladin. Non va bene.
  165. La valle di Fangu. Il rosso delle roccia. I miei piedi abbronzati su quella pietra.
  166. L'omino delle verdure al mare e i capelli di Sansone.
  167. La cioccolata calda con peperoncino. Spaziale.
  168. Imparo a fare la crostata. Non è difficile, ma la torta la cioccolato è senza dubbio più veloce.
  169. Il giro in Svizzera per il mio compleanno.
  170. I formaggi come regalo.
  171. Il nonno e Ale che cascano insieme dal poggiapiedi della Poang. Tanto spavento per tutti e due. Di più per il nonno.
  172. I pellegrini da noi. Doveva essere un pranzo. È venuto fuori un we di bella amicizia.
  173. Per me sono uac le cose che possono finire nella scatola uac. Proponi di surgelare risotti per l'eternità.
  174. Croc che smette di essere Croc e diventa Alessandro. Ale, per noi.
  175. Il tubo della doccia e la carta forno del Chicos.
  176. Il panico del primo pomeriggio a casa con Ale. E l'arrivo della Bea che toglie tensione. Possiamo farcela.
  177. La Manu e la scenetta alla Vodafone.
  178. Tutti i passi a piedi sul pedometro. Ne facciamo, di strada.
  179. Tu che trovi un lavoro nuovo.
  180. Noi a fare un picnic su un muretto. La carrozzina che sembra abbandonata. I due ciclisti che si girano a controllare che sia tutto a posto.
  181. Il primo giorno di sandali senza calze.
  182. Il picnic d'autunno a Riva di Solto.
  183. Recuperando ricordi.
  184. Ale che casca dal lettone.
  185. I dolci tutti al cioccolato che ti prepara Tommi.
  186. I fiori di robinia fritti. Ce la facciamo anche quest'anno, oltre il maltempo.
  187. Il pomeriggio d'inverno seduti per terra sul parquet a vedere vecchie foto della mia vita.
  188. Presentarsi al parroco dicendo: "Noi siamo due meschini". Decisamente non si parte bene.
  189. La mucca di strada. Lo yogurt alla liquirizia. Buonissimo.
  190. Con la pancia, non poter più dormire a PDL.
  191. I rabbioni che mi vengono, perché con la pancia non riesco a fare tutto quello che vorrei.
  192. La prima dose di parmigiano che si mangia Ale. Chissà se sarà come te.
  193. Cambiare residenza. Ora sono bresciana.
  194. Gargamella che vuole partire per il cammino. Cominciamo a preparare lo zaino.
  195. Partire per le vacanze e fermarsi a comprare letto, materasso, armadio. Alla faccia dello shopping.
  196. Andare a trovare Kim e l'Ale. Belle chiacchiere. Fermarsi anche a cena.
  197. La cena in Svizzera. Alle 19.00 è già troppo tardi. La cucina è già chiusa.
  198. Il "Benvenuti nel mondo delle coliche" del farmacista.
  199. Il mese di vacanza che ti sei fatto, dalla nascita di Ale a dopo la Befana. Sono stati giorni preziosi, per noi, nuova famiglia.
  200. Tenere in braccio Ale. È una pallina molle, abbandonata, che cerca protezione. È bello sentirlo addosso.
  201. La sera qui a casa con la Paola. Tu le aggiusti il computer, io cerco di dormire, lei cerca di far smettere Ale di piangere.
  202. Dire una preghiera per Kim. Cerca di guarire, amico.
  203. La tua prof di inglese del liceo che rivediamo. È bello chiacchierare con lei.
  204. Ale che cigola.
  205. La sera con il junk-food. Patatine dell'IKEA e Grand Soleil. A volte ci vuole.
  206. La sfilata in costumi storici a Fondo. Tu sei un bel frate, io una contadinella panciona. I nostri abbracci compromettenti, visto il tuo ruolo.
  207. Il kebab dietro Cascina Gobba appena ne abbiamo la possibilità.
  208. La neve fuori dalla finestra, dopo la prima notte di Ale a casa con noi. È un bel regalo.
  209. Le nostre vacanze in Corsica.
  210. Le due sgrignapolate notturne: il marzapane e la mostarda.
  211. Le ciabatte della signora Maria. Sexy bomb. Moriamo dal ridere.
  212. Le scarpine rosse che la Nico manda ad Ale.
  213. Dori di Nemo e la promessa bizzarra.
  214. Com'è difficile organizzare una festa a sorpresa per te.
  215. Noi travestiti da Banda Bassotti. Sulla carrozzina il deposito di zio Paperone.
  216. Ale e la Marta che si sposano. Tenersi per mano, e rivivere il nostro matrimonio.
  217. Preparare la valigia per l'ospedale e mettere via i vestitini divisi per grandezza.
  218. L'annuncio di nascita di Croc. La sera in giro per casa a prendere misure.
  219. La festa di ottobre. Un po' festa d'autunno, un po' mio compleanno, un po' inaugurazione della casina uac.
  220. Le contrazioni di bum-bum.
  221. Tu che mi medichi la ferita. Io devo ancora farci amicizia.
  222. Pensare quanto siamo fortunati, ad essere genitori in due.
  223. La piscinetta che ci regala Max. Ale ci sguazza come un pesciolino.
  224. Gli studi sulle vaccinazioni.
  225. Ale per la prima volta in biblioteca.
  226. Il forum di Elasti.
  227. Il bel titolo del cd "Prime lucertole al sole".
  228. La tutina Nureyev. Ridiamo un sacco.
  229. I we con qui la Manu.
  230. Tu ad arrampicarti sugli alberi. Sei felice come un ragazzino.
  231. Il tuo: "Ritieniti occupata, stasera".
  232. La torta al cioccolato a forma di cuore.
  233. Piangere abbracciata a te.
  234. Capodanno a casa con la Benedetta. A vedere i fuochi d'artificio, in piedi in camera, nasi appiccicati alla finestra fredda.
  235. Le scale della chiesa di Marone di corsa. Le risate che ci siamo fatti.
  236. Le foto per l'Adventskalender.
  237. Il battesimo di Ale.
  238. Jacopo che è convinto che Ale mangi dal mio ombelico.
  239. I cavolfiori che per quest'inverno ti sei evitato.
  240. Cucinare insieme per la festa del battesimo.
  241. Benitone e il punteggio che fa a Scarabeo.
  242. Le chiavi di casa e le chiavi del Berlingo nei jeans in lavatrice.
  243. Il naso del mio papà nella carrozzina di Ale. Lo guardiamo sorridendo di bella vita dalla porta della cucina.
  244. Cercare di trovare parole per raccontarti emozioni e sensazioni che sono emozioni e sensazioni di donna. È bello condividere.
  245. Le due pelli di cinghiale su un cartello stradale. Corsica o Far West?
  246. La pizza a Verona nella bella casetta di Lucia, alla fine della domenica con i bibliotecari milanesi.
  247. Le colazioni col Davide a Chiari.
  248. La neuropsichiatra di Palazzolo.
  249. I pini-palo.
  250. La Leser-Bank. Che è una panchina in riva al lago con i libri della biblioteca. Qui in Italia siamo indietro anni luce.
  251. La Punto verde rottamata, dopo tanti chilometri.
  252. La lavatrice che tira le cuoia.
  253. Raccontare a Benedetta la bellezza e la normalità dell'essere donna.
  254. Il divorzio, pratica meschina. Tante rabbie per una chiesa così. Non ci sentiamo meschini.
  255. Tu con gli occhi color ostriconi, io con gli occhi color maquis. Guardarsi pieni di amore.
  256. I nostri studi sui calli. Contributi decisivi.
  257. Tu davanti alla porta della sala operatoria. Cammini avanti ed indietro, come i papà dei film.
  258. Il tuo tentativo fallito di procurarti l'anello di fidanzamento.
  259. La prima pappa di Ale. Occhi di tristezza infinita.
  260. La mattina dall'oculista con Ale. Le ore di panico. Le mie lacrime in ufficio da te.
  261. Gli scaffali del box.
  262. Raccogliere ciliegie del nostro albero. Rende bella la serata.
  263. Noi che dal Sant'Anna usciamo in tre.
  264. La bottiglietta di mercurocromo esplosa in bagno. È tutto rosso. Ancora adesso.
  265. Il tramonto dalla torre di Seneca. Un spettacolo di rosso, di giallo, di mare, di terra.
  266. La polenta uncia di Magreglio.
  267. I pesciolini per Croc. E l'ippopotamo rosso. Sono gli unici due giochini che ti compriamo.
  268. La pennica 15 km dopo aver lasciato il campeggio.
  269. La tendina che regalano ad Ale per il suo battesimo.
  270. Gli occhi di Ale ad una settimana. Già guardano lontano.
  271. La tenda per il bagno che cucio. Belle righe colorate. Bella luce che fa nel sole del mattino.
  272. I sabati di gioco all'asilo. Sono un bel momento per le famiglie.
  273. Le ore dopo il parto. Piangere di gioia. Emozione. Stupore. Vita. Amore.
  274. La televisione nuova con lo schermo ultrapiatto.
  275. Attaccata al monitoraggio, sentire il cuore di Croc che batte, batte, batte.
  276. La pancia di Ale che porto io. Ma è nostra. La sento nostra.
  277. La valigia per la Corsica senza magliette per me. Bel colpo. E viva la Decathlon dove si rimedia in qualche modo.
  278. La festa a sorpresa per la Bea.
  279. La febbre fredda.
  280. La Lauretta qui da noi.
  281. Quando alla sera ci vediamo a Borgonato. E facciamo dei paci insieme. È un bel modo di finire la giornata.
  282. Le sere a Calino. È bello come essere a casa.
  283. I mesi in cui la televisione è stata parcheggiata sulle scale, senza che la usassimo.
  284. Il bagno per tutti e tre nel lago di montagna.
  285. La nostra casina uac.
  286. I complimese di Ale. Sono un bel appuntamento.
  287. Tu che cucini per me.
  288. I pantaloni per le pance. Su un buco che hanno, la nonna cuce due lumachine.
  289. Tu a dormire nel sacco a pelo nel mio letto di Stefini.
  290. L'albero di Natale che hai fatto per noi nelle sere in cui io ero in ospedale.
  291. La giornata al Besta. La dottoressa Valentini. La tac che finalmente riusciamo a fare.
  292. Pascolare l'ampelopsis di Erbusco.
  293. Biagio, il camper di Doc, parcheggiato in cortile.
  294. I tuoi maglioni nuovi, morbidi morbidi.
  295. Pictionary. Il cestino-porta-ciliegie è una macchina da scrivere.
  296. Ale iscritto in biblioteca.
  297. Piangere dentro la leccapiatti. E poi dentro le tue braccia. Molto meglio.
  298. Non sento Croc. "Bisogna guardare meglio nella scatola". Dici cose strane e buffe, di notte.
  299. Gli album di foto che prepara la tua mamma. Vita della vostra famiglia.
  300. Gli albumini di foto che si fa il nonno. Lui che ora gira sempre con la chiavetta al seguito.
  301. Tu e il mio papà a preparare il 730.
  302. La tua pizza alla Fontana con il mio papà.
  303. L'orsetto che il mio papà regala ad Ale che nascerà.
  304. Come una capretta, saltare sulle rocce risalendo un fiume. mi diverto un mondo. Tu mi segui, felice della mia felicità.
  305. Passare a salutare i Rossetti a Pietrasanta. È una bella sorpresa per tutti.
  306. La gita in barca davanti alle Calanques. Le mie emozioni e le mie lacrime.
  307. Essere la cugina del nonno. Detta così, non sembro molto giovane.
  308. La settimana in cui siamo ammalati tutti e due. E Ale sano come un pesciolino.
  309. Io a Milano in treno con Ale.
  310. Il laghetto di Davos, dove ero stata in gita in prima elementare.
  311. Il topolino di musica rosa che mi regali. Sarà la colonna sonora della nascita di Ale.
  312. Io che guido da Valdidentro a casa.
  313. I discorsi alle foglie della betulla. Il tono è quello del "Tu non sai che sono io".
  314. Le polveri. Non sarò mai periferica.
  315. Le sere a giocare a Scarabeo.
  316. Il traghetto da Bellagio. I miei occhi di stupore. Tu dici: "Sono stata la cosa più bella di tutto il we".
  317. Il tempo nostro che mi manca.
  318. Il bel tavolo di Milano che diventa il nostro tavolo.
  319. Il capodanno da Silvana. La faccia di Sardina quando apre la porta.
  320. Sull'Adda, primo picnic per Ale.
  321. Noi a sistemare insieme la cucina. Siamo efficienti.
  322. Il carnevale a Corte Franca.
  323. Il we in giro con il mio papà. Tremosine, Bezzecca, Roncone.
  324. I tuoi appunti dei corso. Erano nati per me, sono apprezzati da tutti.
  325. A Pashna a salutare la Elena che parte per la sua vita.
  326. La Coca Cola per la sala parto.
  327. La festa della Elena a Pombia.
  328. A un mese dal parto, la mattina a camminare da Adro a Colombaro. L'Angela mi prende per matta.
  329. La guida di Riccardo che finalmente vede la luce.
  330. Il passeggino che si lancia giù per la discesa. Per fortuna è vuoto.
  331. Zernez, meta di vacanze dei miei genitori.
  332. La mail "Questi anni zero…". Bello fare il punto della situazione.
  333. Sollevare Ale verso il sole e verso il cielo. La faccia di divertimento allo stato puro che fa.
  334. Le partite ai coloni. Vuoi una pecora?
  335. Il forum dei pellegrini. I suoi momenti di crisi.
  336. Le mail e gli sms e i post del forum che mi stampi e mi porti in ospedale. È bello sentire tutto questo bene attorno a noi.
  337. Le farmacie di Ajaccio.
  338. I tuoi giorni da pendolare a Milano. Le volte che a Milano ci vado io, in treno con Ale.
  339. La conchiglia di Finisterre che arriva per posta. Grazie, Sil.
  340. La prima vacanza in albergo. È un bel lusso a cui non siamo abituati.
  341. La ninnananna dell'alfabeto. Canto anche io ogni sera. Nonostante sia stonata come una campana.
  342. Ale in braccio a tutti, così si abitua al mondo. E vive nella bella consapevolezza che c'è un sacco di gente che gli vuole bene.
  343. La TIA. Tecnica dell'imbroglio alternato.
  344. Gli album delle foto. Altri tre. Uno dell'anno passato. Due delle vacanze.
  345. Gli spätzli come li faceva la mia mamma.
  346. Questo è Marco che gioca con chi?. Il bresciano avanza.
  347. Il sogno delle vacanze in Venezuela.
  348. I due bicchieri di Coca Cola che mi fanno stare sveglia fino alle 5.30 del mattino.
  349. Le mattinate di colazione a letto: biscotti e nutella.
  350. Tu dici: "Meglio avere la camicia stropicciata e te giusta, che te stropicciata e la camicia stirata".
  351. A San Romedio. La preghiera per Croc. E per tutti i bambini. Che sia Lui a tenerli in braccio. E per mano.
  352. Il distributore di acqua in piazza. Mi chiedo se era proprio necessario.
  353. Uscire da Bertoni con la tenda nuova. La chiamiamo Camilla.
  354. La foto di me ragazzina. Cammino mano nella mano con la mia mamma.
  355. Dopo tutti questi mesi di incertezza, l'operazione che dovrà fare Ale. Siamo tranquilli. È un'operazione necessaria. È un'operazione alla carrozzeria, perché il motore continui a funzionare bene.
  356. Il concerto di Mauro sul pellegrinaggio. La pelle d'oca a sentire il mio diario letto da Gianluca. Le nostre foto sullo schermo. Siamo in cammino, hombre querido.
  357. Skype, che è una rivoluzione. Sentire il chicos a Parigi, e la Elena in Venezuela.
  358. Il diario di bordo. Segniamo ogni poppata.
  359. Tutti i pesciolini giapponesi dell'inverno, alla fine della pancia.
  360. Le ciliegie di Marostica.
  361. Il camice della pediatra. Pieno di animaletti. Sembra essere una brava dottoressa.
  362. Tutti i passi attorno a casa segnati sul pedometro. Una bella ragnatela di sentieri.
  363. Le due volte a Orio a salutare amici pellegrini che partono per il loro cammino.
  364. Tutte le sere in cui tu lavi i piatti. E io sistemo la cucina.
  365. Rendersi conto di quanto siamo cresciuti in questi tre anni. Di quanta strada abbiamo fatto.


grazie che camminate con noi.

Cri e Guido






12 luglio 2010
 
Grazie,
Il vostro scritto è un inno all'Amore!

Continuate così il vostro cammino e non ci saranno nè intemperie nè dolori che vi fermeranno.....

Un grande abbraccio e tre bacioni

nora e alberto
 
Grazie a voi..perchè camminate con noi..perchè condividete con noi la vostra Vita..

spero di rivedervi :Ciao: Rina
 
per chi ci conosce da sempre.
per quelli che di noi non hanno mai sentito parlare.
per chi bazzica su queste pagine, che hanno dentro tanta vita.
questa è la nostra vita.
è la vita di quest'anno.
ve la regaliamo.
anche se non parla di cammini in spagna.
è il nostro cammino di oggi.
quello attraverso e dentro la vita di tutti i giorni.

vi vogliamo bene.
siete sempre nei nostri cuori.

cri e guido

===============

  1. La vita finisce, la vita continua.
  2. Ci lascia il nonno Ben. Grazie per quello che sei stato e che hai fatto per noi.
  3. Un bimbo nuovo che arriva. Patuff cresce nella mia pancia e nelle nostre vite.
  4. Un anno pieno di Ale che diventa grande. Da piccolo bimbino a piccolo signore.
  5. I passi alpini in Svizzera: Sempione, Susten, Furka, Grimsel e San Gottardo.
  6. Le sere dai Rossetti, alla fine dei giorni in ospedale. Ci raccolgono a turno, con amicizia. Siamo degli stracci.
  7. Il triciclo rosso per Ale. Era mio.
  8. Le matite colorate per l’Africa. La bellezza di quei tavoli carichi di arcobaleno. La bellezza della cura dei particolari.
  9. 5 piantine di tagete in un vaso rotondo. Speriamo che non muoiano.
  10. Mettere ordine nella stanza degli Autosprint. Finalmente si vede il pavimento.
  11. Il pomeriggio di pasqua a Iseo. Non siamo gli unici ad avere questa brillante idea.
  12. Le Birkenstock misura 21.
  13. I baci che ci diamo. Gli abbracci. Le coccole. Le carezze. L’amore.
  14. Le polpette dell’IKEA. Che siano fatte coi trucioli della Pax?
  15. Al Besta, i 5 minuti di controllo dopo le 5 ore di attesa. Ma va bene anche così, visto che è tutto ok.
  16. La pizza a Passirano, la sera che siamo andati a provare le scarpe. È la prima pizza privata di Ale.
  17. La lampada della cucina. Vista e presa. Incredibile.
  18. Il romanticismo di una pizza a Iseo. Solo noi.
  19. Il mio basilico. Il pesto da surgelare.
  20. Tutti i film che riusciamo a vedere. Siamo a buon punto con il cineforum di quest’anno.
  21. Gli abbracci con Ale all’asilo, quando vado a riprenderlo. Io seduta, lui in piedi. Ci strizzoliamo di felicità.
  22. Il raduno di Rincine. Viene anche Gargamella, PPS d’adozione.
  23. L’albero di natale nel vano delle scale. lo stupore di Ale davanti alle lucine.
  24. Silvana che passa a trovarci. Martina a fare la doccia nel nostro bagno. Credo che una libertà così bella sia possibile solo tra pellegrini o grandi amici.
  25. La domenica pomeriggio con l’ikea-kitchen-planner.
  26. Quella domenica mattina svegli all’alba. Approfittando delle nanne di Ale, montiamo i mobili IKEA.
  27. Le mattine che si riesce a dormire a lungo, anche fino alle 11.00. Grazie Ale.
  28. I bagnetti nella vasca grande, la sera, a Pietra. Due bimbi che sono due pesciolini. Due bimbi che sprizzano felicità.
  29. Primo muso di gelato per Ale. Fiordilatte e fragola.
  30. Stellamarinizzarsi sul lettone.
  31. La Maestra Elena, la Maestra Cilla, la Maestra Susanna.
  32. Lo zio Dario a Chiari a fare lo zio. Grazie Briciolina.
  33. A piedi con Ale da casa dei Mimer a casa della nonna. È la prima passeggiata lunga.
  34. Il tuo sms: “Prepara le valigie che si parte!”.
  35. Il Chicos che dà da mangiare ad Ale.
  36. La prima volta che Ale arriva da solo in cima alle scale di casa.
  37. Il nonno che si tiene la barba. È molto bello.
  38. Dalla mamma non c’è più niente. Solo un campo di terra nuova.
  39. I paci alle torbiere, quella mattina di freddo polare.
  40. A spasso lungo l’Adige con due carrozzine e uno zio bravissimo.
  41. L’armadio per il Berlingo. Invenzione geniale per le nostre vacanze.
  42. La scrivania grande del pc che trasloca la piano di sotto.
  43. Le prime scarpe di Ale. Erano mie.
  44. Betto che scuote un ramo d'albero per far nevicare nuove foglie.
  45. Le rarissime volte che mangiamo spaghetti. Che bellezza.
  46. Lo strufolo-day.
  47. Le radioline per sentire Ale.
  48. Il pizzaiolo di Pietra conquistato da Ale. Gli regala un pezzo di focaccia.
  49. La domenica a Paina, a vedere le foto del concorso.
  50. Passare a trovare la zia Ippolita.
  51. Il pomeriggio a giocare a Monopoli con i nipoti.
  52. Il giorno alle terme di Sirmione. È un sogno.
  53. I pomeriggi di giochi nell’asilo-corsello con Ale, Alex e Greta.
  54. Le grotte di Toirano.
  55. La papera che cova sul lungolago d’Iseo.
  56. Finalmente gli attaccapanni per le giacche degli ospiti.
  57. Leggere Anna Karenina. Immergersi dentro quelle parole. Quella Russia. Quell’amore.
  58. Non è igiene.
  59. Lo spaccio dei dolci. I vassoi di pasticcini.
  60. Ale che localizza ogni aereo che passa nel cielo. UH.
  61. Portare il nonno a Orio. Lui su un aereo dopo chissà quanti anni.
  62. Ricominciare, un pochino, a lavorare a maglia.
  63. I giorni di Ale al Besta.
  64. Le brioche e le focacce della panetteria su via Pola. Rendono meno difficili le mattine di chi ha fatto la notte in ospedale.
  65. Il nonno che non risponde al telefono. Il tuo giro a Milano nella notte. Il nonno era a casa. Dormiva. Con il telefono rotto.
  66. Le vacanze in tenda. Svizzera e Gavorrano.
  67. Il mio papà sul Cammino. A 79 anni. 900 km dai Pirenei all’oceano in 40 giorni senza neanche una ampolla.
  68. Tornare a lavorare. È un sogno.
  69. Il prericovero di Ale. La paura che ci mette l’anestesista.
  70. I fiori della Giovanna che accompagnano per sempre il nonno.
  71. Buttiamo via vecchie cassette registrate. Un pezzo della storia di ognuno di noi che se ne va.
  72. Il sabato con qui il nonno. Lui pascola Ale, noi pascoliamo la nostra casetta. Vario bricolage.
  73. Il lago di Caldaro.
  74. Il nostro capirsi al volo. Il nostro vivere insieme che è bello e leggero.
  75. Lidia che viene a trovarci.
  76. Chiedersi come si fa ad insegnare la felicità ad un figlio.
  77. La lettera: sono una brava mamma, non sono una brava mamma.
  78. Noli. Rivedere posti di me bambina.
  79. La domenica a casa di Lucia. Le belle foto ad Ale, con la luce soffusa di una lampada in ceramica.
  80. I tuoi giorni di malattia. E i miei. E quelli di Ale. A turno, c’è sempre qualcuno in casa che ha qualche malanno.
  81. I coloni di Catan con l’integrazione isole. Occhio alle sucide tecniche solo marittime.
  82. Le foto di Ale per il sito. E quelle delle nostre vacanze su Picasa.
  83. Il nido della cinciallegra nell’anfora del Gianni.
  84. Gli album di foto: quest’anno siamo in alto mare.
  85. Le due case-mobili del campeggio a Castellane.
  86. In bici fino a Provaglio, per pranzare con te nel primo sole caldo dell’inverno.
  87. Le tre mezze giornate al pronto soccorso dei bambini per l’orecchio di Ale malato. Ci sono modi più edificanti per passare i sabati pomeriggio.
  88. Ale nello zainetto.
  89. La prima notte al Besta. I nostri lettini vicini. A condividere angoscia e dolore.
  90. Il we a San Chierlo. Era tanto che non ci muovevamo da casa.
  91. Il risotto nella pentola a pressione: una rivoluzione.
  92. Lo stendibiancheria con le gambe rotte.
  93. Il seggiolino da tavolo.
  94. I fiori di zucca fritti. Grazie Diani. Grazie mamma della Elena.
  95. Le volte che litighiamo. Io sul letto a piangere.
  96. Il camper della Dani e Betto. Un sogno che diventa vero.
  97. I giorni in Cattolica, ad insegnare a catalogare libri antichi.
  98. La sera di gennaio, dopo il Pellizzari. I 5 passi più belli di Ale. Verso di te. Con la felicità addosso.
  99. Il mini-raduno PPS a casa nostra. Zena, Matte e Manu zii perfetti.
  100. Le bancarelle in piazza. Tutti i libri che compriamo.
  101. La festa per Jacopo. Nella cucina nuova di Calino ci stiamo in tantissimi.
  102. Ale che apparecchia il tavolo.
  103. La frase saggia di un blog: Dovrebbero aprire dei corsi di degustazione intensa del presente.
  104. Il Luca che ripittura la facciata della nostra casina Uac. È di un bel giallino, adesso.
  105. Per l’ennesima volta, cambiare posto al divano in sala.
  106. La bellezza della dita a scrivere al pc dopo una settimana di vacanza.
  107. Preparare lo zaino per il mio papà. Il cammino lo aspetta. Chissà come sarà.
  108. Le uova sode e le uova crude. Capisco a mie spese la differenza.
  109. Il gelato di Pietra Ligure. Una coccola formato maxi.
  110. Gli spaghetti. Poco child-friendly.
  111. Ale all’asilo.
  112. Tutti i bimbi nati quest’anno: Anna, Matilde, Rebecca, Federico, Martina, Edoardo, Marta, Giulio.
  113. Pulire la neve davanti al garage: good-show per i vicini.
  114. La giornata mondiale della lentezza. I diritti dei bambini.
  115. Il concorso fotografico: “Geometrie”.
  116. Dopo il mese di pesca frullata mischiata a latte in polvere, Ale impara a bere il latte.
  117. La sensazione di sentirsi libera. Libera. Libera. Di nuovo. Dopo più di un anno e mezzo. Libera. Senza pancia. Senza Ale. Senza nulla. Solo io. Nel mondo.
  118. Il nonno sulla poltrona in paglia in corridoio, a fare la guardia notturna di Ale le due o tre sere che siamo usciti.
  119. Le tue mattina dal dentista.
  120. La prima volta dall’estetista.
  121. Il dvd del concerto “Amiche per l’Abruzzo”.
  122. Sentire il rumore dell’oceano nel registratore che è stato in Spagna.
  123. La malsanità di zio Mc. Una volta all’anno ci stanno.
  124. “Cri, hai perso Ale”.
  125. I giorni in Liguria.
  126. Ale che scopre la neve. Una bella leccatina non guasta.
  127. A Pombia. Mancano i due chicos. Per il resto è un bel tuffo nel passato.
  128. Fare le polveri.
  129. I giorni della morte del nonno.
  130. 8 agosto: la liberazione della Svizzera. In cui la Svizzera sarei io. Ciao tetta.
  131. Al centro Oreb con la Bea. La familiarità con cui si muove in questa casa. Ripenso agli anni di Sant’Angela e di Sant’Agata.
  132. Ale la prima volta al mare. Non pare esserne troppo entusiasta.
  133. I belli baszini.
  134. Ale mezz’ora su e giù per scale, per schiantarlo di stanchezza, una notte che non dorme perché non è neanche stanco.
  135. Il Luca sulla scala davanti alla nostra finestra. Sabato mattina che rischiava di essere imbarazzante. Molte risate.
  136. Il libro di Mordillo per San Valentino.
  137. Il crumble. Grazie Diani per il suggerimento.
  138. Le luci della sera che scende. Noi nel parcheggio dietro al comune. Dalla palestra esce una bella musica.
  139. La fatica della nonna. I suoi giorni a San Chierlo.
  140. Ta-tao. Decidere che è la prima parola di Ale che ha certezza di significato.
  141. La bacheca in sala, per i disegni che Ale porta a casa dall’asilo.
  142. Rileggere il diario di notte, per scrivere i 365 punti.
  143. La cena da Ottavio e Elisabetta, con anche Carolina.
  144. I miei occhiali nuovi. Dopo anni.
  145. Le colazioni al bar che qualche volta ci concediamo.
  146. Il tuo regalo per il mio compleanno: una sera da sfamigliati. È bellissimo.
  147. Il mulo messo alla frusta.
  148. Le zanne di Ale.
  149. Le notti insonni di inizio anno. Aiuto.
  150. La gita a Milano, allo Spazio Fumetto.
  151. Il picnic con Benedetta a san Pietro in Lamosa, durante una tua pausa pranzo.
  152. Le sere a fare i conti di casa.
  153. Gli acquisti da mare. Un ombrellone. E paletta, secchiello, formine.
  154. Strinù e formaggio fuso alla festa di Esmate.
  155. Gli avvoltoi nelle Gorges du Verdon.
  156. Di sera, stesi sul prato di casa. A guardare Ale che gioca e nuvole che passano.
  157. Le foto appese in corridoio. Lisbona, Berlino, Parigi e Spagna.
  158. Tutti i sabati sera in cui mi fai la pizza.
  159. La mooncup.
  160. Il GAS. Ci diamo un anno di tempo per capire come gira e se va bene per le spese della nostra famiglia.
  161. I due costumi nuovi di Pietra Ligure. Che sogno poter scegliere il modello.
  162. Le torte con i MMF. Da pasticceria.
  163. La narcolessia da sgridata. Fa morire dal ridere.
  164. Tu che torni su dalla sala operatoria con Ale che si sta risvegliando. Lacrime che sono vita, amore, speranza.
  165. Le notti in cui non dormo. Leggo, lavoro, scrivo.
  166. Le chiacchiere di notte, prima dell’alba. Sono ore solo nostre.
  167. In giro a mezze maniche ai primi di febbraio.
  168. I giorni dell’inserimento al nido. Le telefonate che ti faccio. A cercare di raccontarti quasi in presa diretta.
  169. Quella sera che ti ho portato a Chiari dal tuo papà. Viaggio nel buio della notte.
  170. La tinca ripiena a Clusane.
  171. A pranzo dalla Chiara. C’è anche Giacomo. Grazie Valentini, per questi bimbi così belli, così vivi, così sani.
  172. Tutte le mail del mattino, in cui mi racconti com’è stato Ale all’asilo.
  173. L’ecografia di Patuff. È un altro maschietto. Forse Michele. Forse Emanuele.
  174. Per una volta, la bellezza di camminare abbracciati senza dover spingere il passeggino.
  175. La nostre vacanze a Gavorrano: tenda-piscina-tenda.
  176. In cortile, di notte, a giocare con i monopattini.
  177. La fine dell’era delle pappe. Ale mangia come noi. Una conquista bellissima.
  178. Il toto-nomi al femminile: Annalisa, Maddalena, Caterina.
  179. Decidere che i vetri di casa si possono lavare un po’ più spesso che ogni biennio.
  180. La tua cena natalizia in azienda. Molto proficua: vinci una vacanza gratis alla lotteria aziendale.
  181. Una grigia mattina di una domenica d’inverno. Tre brioche, di cui una piccolina. È la prima volta.
  182. Il tuo diario nei giorni della morte del nonno.
  183. Le pesche prese ad un baracchino sul bordo strada. Sono buonissime.
  184. Il mio papà con la barba. La prima nei suoi 79 anni di vita.
  185. I Bratwurst e i Cervolats sul fornellino del campeggio.
  186. L’annuncio di matrimonio della Elena.
  187. Il pezzo nuovo della cucina.
  188. Le cascate di Monticelli Brusati. Le scopriamo il venerdì santo.
  189. I dieci punti per descrivermi.
  190. Il tuo nome… vintage. Ridiamo.
  191. La sera, pascolare insieme la cucina.
  192. A pranzo dalla zia a Milano.
  193. La cena del lunedì di Pasqua a Erbusco. Di nuovo tutta la famiglia unita.
  194. Il lettino nella stanza degli Autosprint.
  195. La festina nell’asilo milanese. Rivedo amici di Sant’Angela che non vedevo da anni. Quanti bimbi, quanta vita.
  196. La mezza giornata con qui Jac. Prove generali di vita con due figli.
  197. Il pandoro mangiato in giugno.
  198. Le nostre boutique per i vestitini di Ale. Grazie Jac, grazie Ale grande.
  199. I lamponi caldi di sole con il gelato alla crema. Bel pomeriggio a Pombia.
  200. Enrico e Lucia che si sposano.
  201. Il tuo bagno caldo un venerdì di vacanza. Un sogno.
  202. Le elezioni. Il nostro sindaco eletto per un voto. Pisapia vince a Milano.
  203. Tu che dici: io sono orgoglioso del mio papà. È stato un bravo papà.
  204. Le foto del Marocco a casa nostra.
  205. All’inaugurazione della mostra fotografica in comune. Ale lecca tutta la collana della Maria Piera. Che eleganza.
  206. Il Massif dorato con disegni tribali. Mitici.
  207. I pacchetti della Nico che ogni tanto arrivano.
  208. Recuperare il nonno a Malpensa di ritorno da Santiago. Ha la barba. È un pellegrino. Nei suoi occhi brillano le strade di Spagna.
  209. Tutti i paci fino al comune. E ritorno.
  210. Il temporale sul mare a Spotorno. L’arcobaleno. La bellezza selvaggia delle onde che impazzano.
  211. I bagni nei laghi artificiali francesi. Torniamo con un’abbronzatura da mare.
  212. Il libro di piccolo coniglio.
  213. La rassegna stampa. Lavoro sul 1990 e sul 1992.
  214. Il sogno di un tuo part-time.
  215. Alle 6.00 del mattino, lo sms a RTL. Sul nostro modo di sposarci.
  216. Le poche volta che andiamo a messa, su al monte.
  217. Le pizze di Passirano e quelle con la Marcella.
  218. Dire ai nonni che arriva Patuff.
  219. La cucina giocattolo per Ale, a partire da un comodino IKEA.
  220. I libri della biblioteca. Sulla gelosia tra fratelli.
  221. La festina che ti facciamo, per la festa del papà.
  222. Quando tagliamo i capelli ad Ale.
  223. L’omino Trillilì.
  224. Il diario 2009, stampato e rilegato. Mi commuove questo tuo regalo.
  225. Il sabato in cui siamo verdi tutti e due. Ale in prestito alla famiglia Occhionero.
  226. Le tre sorelle Marchetti insieme ad Erbusco.
  227. Le due volte nel corso di una settimana all’outlet.
  228. La fonduta di Friburgo. E i crostoni di pane ricoperti di formaggio fuso.
  229. La fatica dei giorni a casa da sola con Ale.
  230. Il non-cambio gestore dell’energia elettrica. Per fortuna che ci sei tu.
  231. Il no al nucleare, alla privatizzazione dell’acqua e al legittimo impedimento.
  232. Le Flyladies.
  233. Il matrimonio di William e Kate. Lo guardiamo mangiando pizze di Lambrate.
  234. Il seggiolino nuovo per Ale. Finalmente viaggia comodo.
  235. Le ore in studio dal nonno. A cercare di venirne a una con le sue carte.
  236. La luce del mattino nella cucina di San Chierlo. Di colazione ottocentesca.
  237. I primi tre mesi di Patuff. Non sono esattamente un leone.
  238. L’irresistibile rumore della grattugia.
  239. Le uova di anatra.
  240. Vedere crescere Ale giorno dopo giorno.
  241. Il paté toscano sul pane sciapo.
  242. Il giro in battello sul Mincio prima di Mantova.
  243. Il Ferrero Rocher succhiato. Che conquista.
  244. Il tuo congedo parentale.
  245. Cercare di scrivere il diario tutti i giorni. Mica semplice.
  246. Il primo pezzo di panettone per Ale. Gli piace moltissimo. È un buon milanese.
  247. La betulla ridimensionata. A noi piaceva anche selvaggia.
  248. Gli zuccherini avvolti nella carta stagnola e nella pellicola. Gesti di grande amore e di grande cura.
  249. La Dani e Betto qui da noi. Il camper parcheggiato sotto le nostre finestre.
  250. Gli scivoli, le altalene e i salterelli.
  251. La gita a Montisola con il nonno. Ci raggiungi per il picnic della cena.
  252. La Druckstimme di Croc.
  253. I caffè al mattino dall’Angela.
  254. Tutti gli antibiotici dell’inverno. Mannaggia.
  255. Raccontarsi sempre tutto. Aprire cuore e mente.
  256. La crostata alle fragole della Giovanna, compagna del cammino del papà.
  257. Ale che tiene banco al Besta, in sala d’attesa. Si fa volere bene da tutti.
  258. La lana verde con i ponfolini per il poncho alla Benedetta.
  259. Google-calendar. Molto utile.
  260. Parlare all’assessore dell’urbanistica e dell’ambiente di pannolini lavabili.
  261. La festa per il primo compleanno di Ale.
  262. Innamorarsi dei murales di Willow. Sognarne uno appeso in cima alle scale di casa nostra.
  263. Le riflessioni sull’osmosi matrimoniale.
  264. A Rapperswil. Sulle tracce del mio passato.
  265. La stroke-unit. Che poi sarebbe l’unità del sciupù.
  266. Il libretto del cineforum che ci regala la Diana.
  267. Alla Fontana, a mangiare la pizza col Davide. Ci sono delle certezze milanesi che non cambiano mai.
  268. Ale a fare il bagnetto nella vasca con le sue calzine gialle. Molto elegante. Mi sa che avevo testa da un’altra parte.
  269. Il pezzo di pandoro compartido davanti alla farmacia, una mattina di grandi nervosi.
  270. Il sabato che la Nico viene a trovarci a sorpresa. È un bel regalo.
  271. Il giro in libreria. 4 libri, 78.5% di sconto sul prezzo di copertina.
  272. Il pigiama party sul nostro lettone, la notte di capodanno.
  273. Le nostre schiene. La Fioretti e la Katia le rimettono in sesto.
  274. Il fisioterapista di Soul Kitchen: Kemal Spaccaossa.
  275. All’IKEA il primo sabato di saldi. Forse non è una delle mosse più furbe. Ma ne usciamo con i pezzi della nostra nuova cucina.
  276. Le due giacche storiche che archiviamo definitivamente. La tua blu, la mia rossa e blu scricchiolina. Siete state buone compagne di strada.
  277. I sacchi di pasta da 5 chili. Ne abbiamo per un po’.
  278. Le pentole in pentolonio. Benedetta per la prima volta babysitter ufficiale.
  279. Ale così ordinato. Non ha preso da noi. Questo è certo.
  280. In autostrada fino a Brescia. Mi sento molto brava.
  281. I pesciolini giapponesi, anche quest’anno.
  282. Il nonno in vacanza con noi. A 80 anni per la prima volta in campeggio.
  283. La sera all’asilo, senza Ale. A fare lavoretti che le maestre regaleranno ai nostri bimbi.
  284. La Benedetta e Fede che diventano grandi. È bello vederli crescere.
  285. Le iperbole erotiche di Mauro.
  286. La nonna Giulia a pranzo da noi.
  287. Esploriamo il sottotetto: ci starebbe una stanza in più.
  288. Accompagnare Ale in sala operatoria.
  289. La grandinata sull’A4. È bianco anche l’asfalto dell’autostrada.
  290. La verdure che ci passano la Maria e il Gianni.
  291. La passione di Ale per l’acqua.
  292. Le innumerevoli telefonate alla Fioretti.
  293. I formaggi francesi. E le baguettes fresche di prima mattina.
  294. Il quadro di Santiago che Ale riceve dal nonno. Conche, bandiera, sabbia. Vita e cammino. È un regalo prezioso.
  295. La focaccia ligure.
  296. La sera che ho ceduto. E tu il giorno dopo sei rimasto a casa con Ale e con me. Aiuto prezioso.
  297. A cigni e papere, Ale preferisce i piccioni. È un vero milanese.
  298. Noi seduti su quelle scale del Besta. Dentro quelle ore di attesa infinite.
  299. Tre mosche in un colpo solo. Record.
  300. Ale insegue una mosca con un dito. Deve aver preso da te.
  301. I campi di lavanda. Dopo una settimana in Provenza, andiamo a cercarli.
  302. La mia caviglia distorta. Uff. Per Ale che era in braccio un grande spavento.
  303. Il giorno in cui la mia unica comunicazione verbale con un adulto sono stati 2 minuti e 13 secondi di telefonata con il mio papà.
  304. Per la prima volta nella mia vita, guardo il festival di Sanremo. Tutte le sere. Senza scusanti.
  305. La pediatra che di Ale dice: secondo me da grande farà l’attore.
  306. Le notti di fine mese. A indicizzare articoli per consegnare in tempo.
  307. Il ciuccio rotto. Bologna-Corte Franca a piangere senza sosta.
  308. Patuff che sento muovere per la prima volta. Leggero come una farfalla. Dolce come un solletichino. Lo senti anche tu, la tua mano sulla mia pancia.
  309. Tu che in piscina fai fare il motoscafo ad Ale.
  310. I lavori nella nostra casina. Pian piano la sistemiamo sempre meglio.
  311. La mattina al pronto soccorso. Ed è anche il giorno del tuo compleanno. Alla fine i miei globuli bianchi stanno bene. Ci abbracciamo di felicità.
  312. Ale con la sua prima carta d’identità. Come le nostre.
  313. Il nonno sulla Francigena.
  314. La sera a Pietrasanta. Dai Rossetti. Richi mi sembra grandissimo. E la Chiara annuncia la sua nuova pancia.
  315. Alle stelline. Parlare di lavoro, bimbi, essere mamme e professioniste.
  316. La Robi sul cammino. Le sue mail. Riviviamo le mie mail. I nostri passi su quelle strade di Spagna.
  317. Tu che salvi lucertole.
  318. Il nonno Ben così entusiasta che dice a tutti del suo decimo nipote. Forse per scaramanzia sarebbe stato meglio aspettare. Ma va bene così. È bello sapere che lo ha saputo.
  319. I giorni in Provenza.
  320. Le belle chiacchiere con la Elena, quando torna dall’altra parte del mondo.
  321. Muore la leccapiatti. Uff.
  322. Perdere Croc. Noi su internet a cercarne uno nuovo.
  323. Il pacchetto del nuovo Croc che arriva mezza giornata prima dei giorni in ospedale. Ale sarà stato contento.
  324. Dig-li che per qualche settimana fa l’orso sostituto. Va benino. Ma non è amore.
  325. La lampada sopra il pc portatile. Lavoro alla Pippo, ma funzionale.
  326. Mettiamo ordine in box. E così anche l’ultimo angolo di casa è esplorato.
  327. Passeginiadi a Brescia. Il palloncino giallo che regalano ad Ale.
  328. La vaschetta di plastica blu e le mollette per il bucato che ricevi. Bellissimo regalo di Natale.
  329. Le sere di Camera Caffè.
  330. Il dolore per la Paola. Passano le mattine, e io continuo a pensare a lei.
  331. La domenica da Kim e Ale con la Sabbbri. E la famiglia del Beza.
  332. La mezza cassetta di mele trentine.
  333. Matisse che è uno degli haivistogatti.
  334. Le cure del Pelizzari. Ricomincio a dormire.
  335. Il parabrezza della macchina rotto.
  336. I giri di controllo al Besta.
  337. La torta di mele che preparo per la tua festina in ufficio.
  338. Le volte che viene qui il nonno a dormire.
  339. La bandiera italiana alla finestra.
  340. La prima febbre di Ale. Panico.
  341. Il cielo azzurro sopra la Jungfrau.
  342. Il calendario famigliare che ci regalano Marta e Alessandro. Preziosissimo.
  343. Datterio e Bella Paletta.
  344. La bellezza di poter lavorare da casa. Permette di gestire bene orari e famiglia.
  345. Ale che ha un futuro come scalatore. Che abbia qualche gene del “Vertebra”?
  346. Leggere parole del tuo papà che hanno dentro una vita intera.
  347. I manuali di fotografia.
  348. La tac di controllo. Per la prima volta nella sua vita, Ale ti si addormenta in braccio.
  349. Il ponte per i pellegrini che attraversa il lago di Zurigo.
  350. La ceretta araba, la sokkar, il dito ustionato dal caramello. Urge perfezionarsi.
  351. La novena per il colon di Effebi.
  352. Il nonno Ben in ospedale tra Brescia e Chiari.
  353. Col Dario, a trovare la Madda e la Mati.
  354. I parenti dei pazienti della terapia intensiva. Quanto dolore si portano dentro.
  355. I due faretti per leggere bene a letto. Orrendi. Molto utili.
  356. La meraviglia, ancora una volta, per le bolle di sapone. Perle dentro l’aria.
  357. Jacopo guarda il mio papà da sotto in su e dice: “Lo sapevo io, che tu parlavi!”.
  358. Ale che esce a piedi dall’asilo. Basta avere pazienza. E poca fretta.
  359. La tua giacca nuova e impermeabile. La prendo subito in prestito. Tu sei entusiasta, ovviamente.
  360. Il pulpo con le papas. Un po’ speziato. Di peperoncino e di paprica.
  361. I maccheroni alla senape antica. Li troviamo in un supermercato francese. Li prendiamo, in memoria delle nostre cene corse.
  362. La girandola del mercato di via Ampère. Che porti colore nella vita di Ale.
  363. I pomodorini negli occhi. Siamo inguardabili.
  364. Ancora raccontarsi cose nuove, che non ci eravamo mai detti, in questi quattro anni.
  365. Quattro anni. Conoscersi. Sposarsi. Avere un bimbo. Averne un altro. Quanta vita. Quanti passi. Quanto amore.

grazie che camminate con noi.

Cri e Guido


12 luglio 2011
 
Sono felice di "esserci stata" anche nell'ultimo anno e conto di esserci, a Dio piacendo, molti anni ancora!
:bacibaci: :abbraccio: :bacibaci:
 
.. :bacibaci: e un :abbraccio:

letto..riletto....bellissimo questo vostro raccontarci e testimoniare la vita giorno per giorno..
chissà perchè alle volte mi dimentico che la vita va vissuta in ogni suo momento nel presente

grazie...

Rina
 
Grazie anche stavolta. Conservo questo anno come ho conservato gli altri, con affetto e tanta tenerezza.

E se chiudo gli occhi rivedo delle conchiglie che passano di mano, a Badia, nel primo incontro; una Cri con il pancione che sfila a Fondo, le risate sulle mie settimane enigmistiche mentre ci rilassiamo su un prato; vedo un bambolino di venti giorni che tengo in braccio per calmargli il mal di pancia, le foto di Ale per seguirlo giorno per giorno, il bambolotto che a Rincine è già un ometto, le telefonate a Guido per avere notizie dall'ospedale, la telefonata di Cri quando siamo in giro a Bosa durante il raduno sardo, la notizia del nuovo nipotino in arrivo.....

A volte è più lontana l'amica che abita due caseggiati dopo il mio, della pellegrina che sta a 500 km, aldilà del mare. Cosa ci lega? Non lo so spiegare, ma è bello!
 
eccoci.
appuntamento annuale.
per chi passa di qui.
e ha voglia e tempo di leggere.
siamo noi.
siamo noi oggi.
dopo un cammino in spagna che ci ha ribaltato la vita.
dopo 5 anni di vita insieme.

un abbracio.
a tutti.

cri e guido

=================

  1. Michi che nasce. Ed è un regalo bellissimo. Ancora una volta rendiamo grazie a Dio
  2. L'asinello Palmiro e i vitellini
  3. La Ghassemi che opera. So di essere in buone mani
  4. Leggere Guareschi. L'anagramma: "Chi sogna nuovi gerani"
  5. La saponetta asciutta che secondo Ale "non va"
  6. Al lago. Le papele con la elle, le barche e il gelato
  7. La gita in Slovenia. In giro lungo strade assolate
  8. La maestra Elena che racconta cos'ha voluto dire, per lei, leggere a Francesco. Emozione e lacrime
  9. Studiare l'ipotesi "ragazza alla pari"
  10. La notte in tenda nel giardino di Pombia. Ci regaliamo una notte senza bimbi
  11. Una nanna di Ale. Dalle sei di sera a mezzogiorno del giorno dopo. Letargo
  12. L'alfabeto per la nascita di Michi. La sera a pensarci. A scrivere ognuno su un suo foglio. Poi unire sogni e vita
  13. Un bastone che aiuta a camminare nella vita mi stringe il cuore. Ti siamo vicini, carissimo amico
  14. Cinque film in sette sere. È record, oltre i bimbi
  15. Dopo anni, rivedere la Nico e Robi
  16. Con te guardare dalla stessa parte è già uno spettacolo. Laura Pausini
  17. Fare ordine negli armadi dell'antibagno. Discarica, negozio dell'usato e uso quotidiano
  18. La nonna a pranzo da noi
  19. Noi nel lettone a chiacchierare. Ancora. Dopo anni
  20. Vivere dentro la non-spensieratezza. Mi manca, il non avere pensieri
  21. Sentire urlare "Mamma basta" nella notte. Sentire urlare basta al dolore, al male, alla fatica. Ci si stringe il cuore
  22. I passi che ci regaliamo in una mattina di vacanza. Da casa a Adro. E ritorno
  23. Ale e i colori a dita
  24. Il frico che non abbiamo mangiato
  25. Le disavventure mediche. Il mento, i denti, il naso, il testicolo, la testa. Ce n'è per tutti e per tutti i gusti
  26. Il gioco delle uova. Da morir dal ridere
  27. Il poco tempo che c'è. Manca il tempo per noi come singoli, per noi come coppia. Manca il tempo per leggere un libro. Per scrivere con calma il diario
  28. Ve sei? Co fai? I è? [Dove sei? Cosa fai? Chi è?]
  29. In piscina a Erbusco
  30. Le brioche della Fifì
  31. Un viaggio fino in Brianza urlando in macchina: Iana, uoua. Ridiamo un sacco
  32. Le tagliatelle fatte in casa
  33. Caricare la lavatrice con Ale. Un'esperienza da fare
  34. Nina e Anna, amiche di carta che dovrebbero aiutare a togliere il ciucio
  35. Il libro "Mani calde". Rivivo i giorni del Besta
  36. Pippo e i musicanti di Brema. Era un mio libro di quando ero bambina
  37. Michi utente più giovane della biblioteca
  38. Insegnare antico ai ragazzi in cattolica
  39. La preghiera della sera. Era quella che dicevi tu da bambino
  40. A Brescia, incontrare per caso in piazza Duomo Giovanni e Greta con le loro famiglie. Neanche ci fossimo messi d'accordo
  41. Sul lettone in quattro, la mattina della domenica. Le coccole belle nella luce di un giorno che inizia
  42. I padri, che devono essere lanciatori di figli verso il cielo
  43. Il pongo per la festa dell'asilo. Ne faccio tre chili
  44. Il giro del lago di San Valentino alla Muta. Tutti i metri che ha camminato Ale
  45. Il Natale a Milano. La felicità della Marina, quando ci vede
  46. Il sottotetto che rimarrà sottotetto non abitato. Peccato. Sognavamo nuovi spazi mansardati
  47. Il draghetto Scintilla e il draghetto Tremotto
  48. Il blog di machedavvero
  49. Sulla lettura ad alta voce: "Lasciate degli spazi espressivi che saranno il luogo dell'emozione". "Leggete piano. Perché se sei in un bel posto, che è la fantasia, perché vuoi andartene via veloce?"
  50. La prima banana per Michi. È pronto per le pappe
  51. Il ciucio di Michi usato per mettere a nanna il pupazzo Giacomino. Noi lo cerchiamo per 12 ore
  52. Il DVD di Woody (Allen). Il divudì di vudi
  53. Cercarsi, trovarsi e ritrovarsi. Da fare ogni giorno. Oltre la stanchezza e la fatica della quotidianità
  54. La crosta lattea di Michi
  55. Plum. Che sono i peluche
  56. Avremo i pannelli solari
  57. La Viennetta gusto pistacchio
  58. Per Ale, il primo panino con la Nutella
  59. In pronto soccorso pediatrico con Ale, una settimana prima che nascesse Michi. "Quanti prematuri". "Non sono prematuri, sono solo bimbi molto piccoli". Mi ero dimenticata quanto sono piccoli i bimbi piccoli
  60. La mattina in libreria, io e te. Bella vacanza
  61. I we con qui la Manu. Ormai è proprio di famiglia
  62. Muore Lucio Dalla
  63. L'armadio dei giochi a casa della zia a Milano. Ale lo riconosce dopo mesi
  64. L'indovinello di Asterix per il Chicos. Arrugginito. Ma con una memoria di ferro per dettagli di vita trascurabili
  65. L'ultimo articolo catalogato. Senza lavoro. Fino a quando? Speriamo poco
  66. Dixit e la tragica fantasia. Ti becco subito
  67. La perdita d'acqua. Allaghiamo il box dei vicini
  68. Sandali nuovi per te. E scarpe da tennis gialle
  69. La messa per il nonno Ben sul monte, attorno all'altare. Come negli anni di Sant'Angela e Sant'Agata
  70. La Costa Concordia affonda in una notte di marzo
  71. Dalla fornaia, i biscotti appena fatti, tolti dal forno caldi di burro e di zucchero
  72. Nuovi animali: il porcocervo (sus babirussa)
  73. La macchina del fumo, che poi sarebbe il vaporizzatore
  74. Un piede attaccato all'orecchio. "Pronto? Pronto?". Alla sera sul fasciatoio è uno spettacolo
  75. I tuoi giorni a Schio. Sono giorni faticosi per tutti
  76. Le poche spese all'Esselunga
  77. Le partite dell'Italia agli europei
  78. Il libro di Hagar il guerriero
  79. La fetta di strudel sulla terrazza bella
  80. Alle Cornelle
  81. La faccenda che ai figli si devono dare le radici e le ali
  82. Il freezer grande
  83. Le radioline per sentire i bimbi. E RTL per il terzo eventuale figlio
  84. Lo zio Bigio che ci lascia
  85. La prima sera di Michi a casa. Ale vuol dargli da mangiare un po' della sua pizza. E farlo parlare al telefono con il nonno
  86. Le pantofoline con Pimpi Pooh
  87. La sera a mangiare la pizza a Clusane. A guardare il cielo dalla rotonda sul lago
  88. Il laboratorio di cucina all'asilo di Ale. Come rendere felice un bimbo
  89. Il fasciatoio alla Fontana. Più attrezzato del nostro di casa
  90. Già ora, interrogarsi sulla migliore educazione scolastica di Ale
  91. Il cravattino di Croc. Imprescindibile
  92. I biscotti salati al grana
  93. L'appuntamento dal Pelizzari. Un faro nella notte
  94. Leggere per Michi, per i suoi occhi di stupore, bellezza, gioia
  95. Tutti i giorni di pastina in bianco, per Ale
  96. Geocaching. Da studiare
  97. Boogie che arriverà. Sarai il benvenuto
  98. Dopo anni gloriosi rottamare la Duna. 264.034 km
  99. Le partite a dama cinese
  100. Ale che ci chiama alla finestra per mostrarci un tramonto spettacolare
  101. La betulla in B/N stampata 50x50. Da appendere
  102. Elena. Presenza amica oltre che maestra d'asilo
  103. Le tendine arancioni in sala. Fanno una bella luce
  104. Tu con in braccio Michi davanti alla finestra. Gli fai vedere la sua prima neve
  105. A Verona dalla Lucia. Dobbiamo tornarci
  106. Il latte di riso
  107. Com'è migliorata la nostra cucina del campeggio. Dalla busta di chorizo ai ravioli burro e salvia con contorno di zucchine
  108. Sulla pianura padana nevica neve chimica. Povero mondo
  109. Michi in braccio al Davide
  110. Tornare per un'ora in Sant'Angela. La luce dei miei pomeriggi di ragazzina dentro la chiesa
  111. Il seggiolino nuovo
  112. Il diario 2010 stampato
  113. Le mail che sono arrivate per la nascita di Michi
  114. I bimbi che nascono: Ettore, Anna, Michi, Anna Blu. Benvenuti al mondo
  115. Giocare a me-mi, che sarebbe il memory
  116. A cercare una macchina con la Paola. Bella la Dacia 7 posti
  117. Tutti i panni che ci sono sempre da stirare
  118. Con Michi a piedi dalla nonna. Ti faccio una bella sorpresa
  119. Il disegno che mi fa Ale per le mie notti in ospedale dopo la nascita di Michi. Piango quando mi rendo conto che è stato dimenticato appeso sopra il letto della corsia
  120. I libri comprati su IBS
  121. La nonna che imbocca Ale, alla festa a casa della Giova
  122. Cercare di accettare la consapevolezza che non sempre si può fare bene. A volte si può solo scegliere il male minore
  123. La sera con le tartine di salmone, burro e pane tostato
  124. Il passerotto in casa. Spaventatissimo
  125. Comprare con il GAS
  126. I terrible two. È uno scontro tra titani
  127. Bibliostar alle Stelline. Stavolta con Michi
  128. Il budino d'epoca. Scadeva nel 2008
  129. Il giro da Max, con i bimbi e Jac, a fargli vedere da vicino animali che per i milanesi esistono solo sui libri
  130. La stanchezza infinita in cui viviamo
  131. Il parco giochi a Paratico
  132. Le mie cene in ospedale condivise con Ale. Anche questo è essere famiglia
  133. La Pimpa e la talpa Camilla. Surreale
  134. Ale che apre il frigo appendendosi alla maniglia e spingendosi con i piedi. Sbaglia la forza. Vola via verso nuove avventure
  135. Una nonna dice di Ale: questo bimbo è un poema
  136. Andare per spuntare i capelli e trovarli tagliati più corti di sempre
  137. Nel vento freddo, sotto la pensilina di un benzinaio a Salò. Pit-stop per i bimbi
  138. Cos'ha nel cuore Ale, cosa si immagina, quando gli raccontiamo che arriverà Michi che per ora abita nella pancia grande della mamma?
  139. Südtirol ist nicht Italien
  140. In Ticino, rivedere la Dani e Betto. Peccato fosse solo per poche ore
  141. Il battesimo di Federico. E quello di Rebecca. Com'è leggera
  142. La festa di quartiere a Verona. Risotto al tastasal in mezzo a palazzi alti. Luce di tramonto cittadino
  143. La festina di fine anno all'asilo di Ale
  144. Le mongolfiere
  145. La chiacchierata bella con don Giuliano, dell'OMG. L'avevo conosciuto in Perù. Ritrovarlo nell'oratorio di Colombaro è un dono inaspettato
  146. Il panettiere della zona industriale
  147. Tino e Tina. Fruttino e schiacciatina
  148. La notte in ospedale per il mento di Ale. Al civile fino alle 3 del mattino. Io ho addosso una pancia di nove mesi
  149. I caschetti per la bici. Uno ciascuno
  150. Ale e Irene camminano per mano
  151. Il pane che piace a te, quello con i semini
  152. La bici senza pedali
  153. Il mattarello grande e il mattarello piccolo. È sera di pizza
  154. Google Calendar. Una rivoluzione
  155. Com'è difficile trovare il tempo per scegliere foto dei bimbi
  156. I picnic io e te sul lungolago a Clusane, quando lavori vicino a casa
  157. La polenta uncia a Magreglio
  158. Il boa rosso e il boa viola
  159. Il girotondo con Ale
  160. I bagnetti dei bimbi, insieme nella vaschetta verde
  161. Davanti alla Cagliero, piccole manine accarezzano barba e capelli bianchi di vecchiaia. Tante tenerezze
  162. Sulle somiglianze famigliari. Ce n'è davvero per tutti i gusti
  163. Le bolle di sapone di Ale
  164. Tutti i giri in triciclo
  165. Ale e Michi che si vedono la prima volta. Tutti i baci e le carezze che gli dà Ale, mentre Michi dorme
  166. Ale che parla. Ed è una scoperta continua
  167. Sottoesporre le foto
  168. Le vacanze in Val Venosta. Tutti i km fatti a piedi. Nonostante un passeggino e una pancia abitata
  169. La benzina al posto del diesel. Non è una buona idea
  170. Le sere che ci concediamo, solo per noi
  171. La Manu insegna ad Ale a chiamarti papà
  172. Michi che smette di essere un vecchietto rugosino e diventa un neonato
  173. Atention, uffants
  174. Tentativi di collage
  175. Il posticipo maternità. Un dramma burocratico
  176. I massaggi per il mio mal di schiena
  177. La prima carta d'identità non rilasciata dal comune di Milano. Divento sempre più periferica
  178. Ale in bici fino a Timoline, per andare incontro al papà
  179. Al Sant'Anna. Siamo pronti. Siamo pronti?
  180. Il fornellino per il campeggio. Efficiente
  181. I torrent
  182. La risata di Michi. Viene dalla pancia. Poi dalla gola
  183. [Lu]cìa, la lampada della Pimpa
  184. I vasetti di pesto. Saranno una gioia invernale
  185. Con la Manu sui pratoni della nonna, a fare una lavoratona di primavera
  186. Il calendario che ci regala il nonno, con su tre foto nostre
  187. Il nonno di nuovo a Santiago
  188. Il terremoto in Emilia. Lo sentiamo anche noi. Abbracciati nella notte
  189. Tutte le mattine a Palazzolo
  190. Nella pancia, il singhiozzo di Michi
  191. La lampada a forma di fungo che era tua è diventa per Ale un cane attaccato al guinzaglio
  192. La bellezza delle risate, mentre in sala io e Ale giochiamo a prenderci
  193. La parete di sughero nella camera dei bimbi
  194. Il tuo congedo paternità per la nascita di Michi
  195. Il lavoretto di Natale all'asilo
  196. Il secondo cesareo. Programmato e subìto. Michi arriverà su appuntamento
  197. Cercarsi il tempo per scrivere i 365 punti. Scriverli da dentro una bolla di stanchezza infinita
  198. Seduti in giardino, i fuochi di Santa Rita. Sembrano fatti solo per noi
  199. La danza della gioia alla fine del matrimonio ortodosso
  200. Sul lungolago a Salò, sotto un cielo d'acqua
  201. La vaporiera, detta anche colomotiva
  202. L'appello. Mamma? C'è. Papà? C'è. Ale? C'è
  203. Giacomino
  204. I pomeriggi stesi sul prato. A goderci Ale, noi, il cielo, la betulla
  205. I biglietti per i vestitini di Michi, nei suoi primi giorni di vita in ospedale. Ci aggiungi un disegnino di Asterix
  206. Un sacco di shampoo da 5 litri esplode sul pavimento del bagno
  207. La foto della Provenza su Picasa. Sono bellissime
  208. Il parco avventura sugli alberi solo donne
  209. Le volte che riusciamo a mangiare insieme anche a pranzo. È sempre bello
  210. La meringata con vera panna di vero latte di vere mucche
  211. La chiesetta in laguna. All'ombra. In mezzo alle zanzare
  212. Le stelle, che sono BO-PO, come i biscotti pan di stelle
  213. Le volte che viene a trovarci Giovanna, la pellegrina amica del nonno
  214. I pi, che sono gli uccellini
  215. Ta-ta, l'acqua. Prima parola di senso compiuto. Oltre a mamma
  216. Trovare un asilo nido bello per Michi
  217. Decidere di mettere via un po' di soldini per quando i bimbi saranno grandi
  218. Il raviolone del running sushi. Qualcosa tipo la Luisona del bar sport
  219. Cercare di togliere il ciucio ad Ale. Non ci siamo. È uno strazio per tutti
  220. Le foto del Burkina. Grazie Manu, grazie Cristiano
  221. I pomeriggi a casa dalla nonna. Ci facciamo compagnia
  222. Real time
  223. I disegni di Ale
  224. Il libro diventa biblo. Fine grecista
  225. Fare gli album delle foto
  226. I tre vestiti in un pomeriggio di shopping. Nero, nero, rosa. Mi stupisco di me stessa
  227. Un fringuello fa il nido sulla nostra betulla
  228. Quando litighiamo. La stanchezza non aiuta
  229. La gente in piedi in mezzo al mare. Sul banco di sabbia oltre il pontile
  230. Il cammino del nonno sul forum PPS
  231. Le mie Birkenstock nuove. Con le coccinelle
  232. Quelli del Gemelli a cena. Un po' di ansia da prestazione
  233. La giacca a vento azzurra. E il pile azzurro
  234. La bici nuova per me
  235. La colazione offerta all'Ikea. Caffè lungo e biscotti al cioccolato
  236. Il bagno rinnovato, almeno in parte. La vasca da bagno nuova. Le piastrelle, rosse
  237. Ognuno dice la sua su come dovrei cucinare il baccalà che ho tolto dal freezer
  238. La prima notte di Michi a casa. Piange dalle 20 alle 3. Ci sono margini di miglioramento
  239. Ale vuole fare calzetta calzun a Michi
  240. Prove di famiglia con tre figli. Per un we Jac dorme da noi
  241. Il mio mal di schiena che non dà tregua
  242. Caterina e l'analisi del piede
  243. I 13,8 gradi in camera dei bimbi, una sera di gennaio. Dopo aver dimenticato la finestra spalancata tutto il giorno
  244. Le gomme invernali per il Berlingo
  245. Ci lascia Guido della Manu. Dopo anni, scrivo a mano una lettera
  246. La Chiara e il Boss ci vengono a trovare. Bimbi e racconti del Mali
  247. La gita a Montisola con Federica & family
  248. La prima videochiamata di Michi. A pochi giorni dalla nascita. Col Davide
  249. La torta a forma di castello. Il prato attorno in MMF
  250. I giri in bici con Ale dietro, sul suo seggiolino
  251. Franciacorta in bianco. Finalmente, dopo anni
  252. Dentro cartelline di plastica legate insieme, foto stampate per Ale. È il suo album
  253. Le belle chiacchiere con le maestre del nido, a fine giornata
  254. Rileggere Harry Potter. È un regalo che mi faccio
  255. Il triclivio e la schiavosaura
  256. Tutti i matrimoni che ci sono stati: Mirela e Tommi, Seon Ae e Tommi, Elena e Ruben, Cler e Davide
  257. Le volte che bisogna ritirare Ale dall'asilo a metà mattina perché non sta bene
  258. Il fungo il legno alto 50 cm. Casa nostra è un parcheggio solo temporaneo. Per fortuna
  259. La stradina di uova di cioccolato in mezzo al giardino. Buona caccia alle uova, Ale
  260. Caio Melina con moroso qui a cena da noi
  261. L'attaccapanni per i bimbi. La giacca da appendere dopo l'asilo
  262. L'annuncio di un matrimonio in Birkenstock bianche
  263. Il censimento online
  264. Ale che vuole fare le coccoline a Michi prima di entrare nel suo lettino
  265. La tenda da sole
  266. Ale ruba spinaci e zucchine
  267. Grane padane. Bel titolo nella rassegna stampa
  268. I camini accesi ne "La Valera". Pensieri per il nonno Ben
  269. La tazzina da caffè con dentro schiuma di latte. Per Ale prima colazione al bar
  270. Tutte le telefonate alla Fioretti
  271. Il giro in Austria. E la pozzanghera bellissima
  272. La grigliata di pesce a Paina
  273. Diventare referenti per pannolini e riso/cereali
  274. Le pappole di Ale. Sono trappole
  275. Mauro e la Bea. Tatascha e mamasha
  276. Ale e la senape. Una passione
  277. La fatica della nascita di Michi. Anche se hanno fatto tutto i medici
  278. La Diana, il Mauri e il dubbio di aver sbagliato casa. Molte risate
  279. La polenta pasticciata come quella di Erbusco
  280. Il dropbox e i petatopi
  281. In campeggio, il mezzo chilo di pasta tutte le sere. Il mare mette fame
  282. La sera alla festa di Nigoline
  283. La necessità di ricordarsi che non si è solo mamma e solo papà
  284. Gli ottant'anni del nonno festeggiati a Montisola
  285. Radio Italia con Paoletta in sala operatoria, mentre nasce Michi
  286. In treno, arrivare a Bergamo invece che a Rovato. Non va bene. Mi recuperi tu
  287. Tre vitelli e due asinelli in villeggiatura ad Erbusco
  288. La nascita di Michi tricologicamente impegnativa
  289. Nei primi giorni di caldo, lessiamo Michi. Febbre a 39,5
  290. Preparare il video per Tommi. Risate
  291. La trattoria nel bosco. La fila di costine. L'insalata di verza e i canederli
  292. Sono incinta. Ho la toxo. Era un brutto sogno. Per fortuna
  293. Il ciucio lanciato oltre l'inferriata del parcheggio di Nigoline. Un dramma
  294. Annusare Michi. Farlo mio. Farlo nostro. Accoglierlo. Innamorarsi. Amarlo
  295. La festa a sorpresa per gli 80 anni del nonno. Una giornata tra pellegrini
  296. Impanato di sabbia, Ale è un bellissimo omino di sabbia
  297. La notte senza Croc. E i giri in paese per cercare di recuperarlo
  298. La super-luna
  299. La fonduta di formaggio e i dolcetti di cioccolato col cuore tenero. Buon san Valentino
  300. La pancia di Michi. Cresce
  301. L'albero di Natale e la top-model
  302. Il battesimo di Michi
  303. A Brescia a ritirare documenti per la nazionalità svizzera
  304. Per la prima volta Michi disegnato sui disegni di Ale
  305. Prenotando una visita di Ale, dopo aver detto che è del 2009: "Lei è la moglie del paziente?"
  306. Michi all'asilo nido. Permette di tirare il fiato
  307. Le docce con Ale, al campeggio
  308. La grigliata a casa del Chicos e l'autogestione delle bruschette
  309. I bimbi che dormono insieme
  310. Alla fine della giornata all'asilo, gli abbracci di Ale che mi corre incontro
  311. Le bellezze dei nostri bimbi
  312. I tappi per le orecchie
  313. Tino e Tone. Lettino e lettone. Poi c'è anche il piccolo lettone. Ma è un'altra storia
  314. Tu che in costume smonti la tenda sotto il diluvio. Ti aspetto con Ale al caldo del bar
  315. Un sasso e una pietra pomice nell'acqua del bagnetto. Esperimenti di fisica
  316. I campi di mele
  317. La piscina in giardino
  318. I ritorni della Elena dal Venezuela. Le volte qui a chiacchierare bene
  319. Essere in anticipo sul cineforum milanese. Poi in irrecuperabile ritardo
  320. La gomma del Berlingo che faccio esplodere
  321. Gli 80 anni della nonna Giulia
  322. Michi che porta prospettive diverse su Ale
  323. Il vasino fisso in bagno
  324. La scatola di Duplo. I mattoncini colorati colorano i nostri pomeriggi
  325. L'olio di mandorle per la casetta di Boogie
  326. Enjoying the small things. Un blog di parole e foto. Un bellissimo modo di vivere
  327. Il mattarello come minipimer
  328. Ale con il suo cane a spasso da solo in campeggio. Lo guardiamo andare, orgogliosi di lui
  329. Payal che fa la babysitter
  330. Le tue sere con i tuoi fratelli
  331. I granchiolini che pizzicano Ale
  332. Chi si cerca e si trova. Cenere e insieme prato
  333. Il negozio dell'usato
  334. Dopo anni di tovagliette, una tovaglia grande sul tavolo
  335. Dopo un cesareo, un altro cesareo fino ad un massimo di tre
  336. La tovaglia di plastica per i lavoretti di Ale
  337. Ale al mattino: "Mone-Tella". Sono Simone e Stella, suoi amici dell'asilo. Vuole sempre andare da loro
  338. La verdure e la frutta prese da Elena. I soldi con cui paga Ale
  339. Il corso di massaggio neonatale
  340. Essere in quattro. Prendere le misure su questa nostra nuova vita
  341. Al cino-giapp all you can eat di Palazzolo. Grazie nonno
  342. La Benedetta alla GMG. Dice: "Il momento più bello è stato quando abbiamo pregato tutti insieme"
  343. Le lacrime io e la zia Cice
  344. La torta cocco e miele
  345. L'olio delle terre confiscate alla mafia come regalo per le maestre del nido
  346. I giorni a Grado, al mare. Le ore in spiaggia. E quelle in piscina
  347. L'orecchio elfico e peloso di Michi
  348. Baciare Michi in sala operatoria. È di burro
  349. Tu che torni a sorpresa da Schio. La tua famiglia e i tuoi affetti vengono prima del lavoro
  350. Rivedere Padre Mauro, dopo una vita. Ripensare indietro. Ritrovarsi qui, con figli, compagni, pance. Ritrovarsi. Con una vita che non immaginavamo neanche, quando eravamo ragazzine
  351. 13 mutandine. Vai con lo spannolinamento. È una bella conquista
  352. L'argenteria di casa de Carli
  353. Il pongo fatto con acqua, olio, sale e cremor tartaro
  354. Una tua cartina su Autosprint
  355. Attività dell'asilo: "Gioco libero in giardino inseguendo un grillo". Povero grillo
  356. Sulla giostra, la teoria della relatività. "Fermo", urlato al mondo che gira
  357. Michi nel boa di piume rosse
  358. Allattare Michi. La beatitudine di Michi attaccato al seno. Guardarlo è uno spettacolo. Guardarlo è amore
  359. La Lauretta. E il visualizza
  360. La Nico. Presente. Anche se non ci si vede mai
  361. Ale che cresce. E la vita è una scoperta continua di parole e azioni
  362. La foto di Ale con il bordón. Un pellegrino in miniatura
  363. La marmallata al dulce de leche. Altro che Nutella
  364. Avignone e la Provenza
  365. La sera in Francia, noi sulle rive di un laghetto dopo un volo in un buco
  366. Noi. A camminare nella nostra vita. Tra fatica e bellezza. Mano nella mano.
 
Siete uno spettacolo! Continuate così col vostro amore che vi tiene uniti....un abbraccio grande che avvolge tutta la famiglia....
 
Grazie Cri.
Spesso mi capita di dire: " ...è trascorso un altro anno".
Come vorrei essere capace di dire: "ho vissuto 365 giorni".!!
Ma per saper cogliere l'importanza anche delle piccole cose bisogna essere dei Grandi.
Un saluto a Guido ed ai bimbi
Ermanno
 
Io la n° 366 la voglio nel calendario!!!

Belli siete, tutti quanti!

Cià

Zot
 
per chi ci conosce, è il nostro modo di esservi amici.
di condividere vita.
a distanza di anni.
e chilometri.
e vite diverse.

per chi non ci conosce, è un regalo.
un anno di vita raccontato.
così se vi va potete conoscerci un po' meglio.

se avete voglia.
se avete tempo.

un abbraccio.

cri e guido


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  1. Un anno che è gorgo nero e bellezza da trovare. Ne usciamo a pezzi, ma insieme. E questa è una cosa bella.
  2. “Mamma, non ti rispondo neanche più”.
  3. Ale che mima il fuoco. Con tutti i muscoli di faccia, orecchie, braccia e mani tesi.
  4. Michi chiama telefono e telefonino “nonna”.
  5. Le magie olfattive della Manu.
  6. I film del cineforum. Quest’anno siamo bravissimi.
  7. I passaggi a Fatima e alla sua mamma, nei pomeriggi umidi e freddi dell’inverno.
  8. Quando Ale parla giapponese.
  9. La fase di euforia ubriaca e pazza prima della stanchezza di Michi.
  10. La primavera che non arriva mai.
  11. Gli occhiali rossi di Ale. E la pizza a Coccaglio, quel sabato sera in cui erano nuovi nuovissimi.
  12. Ortensie e ortiche su al monte dai frati.
  13. La passeggiata a San Defendente. Un vecchio e un bambino si presero per mano.
  14. Il terremoto con epicentro Montisola.
  15. La notte dopo Natale. Le nanne dalle 19.00 alle 11.30.
  16. Michi con su il cappello di Kim.
  17. Le riunioni seduti sul gradino della casa del mare, per decidere cosa fare al mattino e al pomeriggio.
  18. I titoli di coda dopo l’Angelus del Papa. Ale dice: “Che treno lungo lungo”.
  19. Al mare, le birrette e gli spritz.
  20. Ale che vuole andare dalla nonna a mangiare pastina per cena.
  21. La doccia alla fine delle passeggiate. E un piatto di spaghetti integrali con sugo di sugo alici, tonno, limone, prezzemolo, aglio, peperoncino.
  22. Ale e Michi cittadini svizzeri.
  23. La camera degli Autosprint che diventa a camera di Clara. Metamorfosi in meno di 10 giorni.
  24. La passeggiata sopra Bardolino e il balcone sopra il Garda.
  25. “Mamma, un giorno lo cerchiamo, il tuo pisello”.
  26. La statua parlante al museo di Saragozza. Ale ne è incantato.
  27. I nostri tanti litigi di quest’anno. Non è sempre amor y florecitos.
  28. I cioccolatini che mi regali a San Valentino, alla fine di 24 ore che a me parevano di freddezza.
  29. Le sere per noi, a passeggiare nei nostri posti. Due ore di babysitter ben sfruttate. Grazie maestra Monica.
  30. Marone. E il corso d’italiano per Clara.
  31. Le magliette di Ilaria. Per i bimbi. E per la Manu.
  32. La presidente dell’asilo, ex preside di scuola media, non ha mai letto il piccolo principe.
  33. Velluto rosso, tacco dodici e calzine a righe. Ridiamo in un negozio di scarpe. Ci sono prove fotografiche.
  34. L’olio delle scatolette di tonno rovesciato in macchina. Gran schifo.
  35. Le Birkenstock Mayari, un modello mai sperimentato finora.
  36. La bistecca di Lego. Era cibo dell’orso allo zoo.
  37. “E quindi? Quindi boh”. Una filosofia di vita.
  38. Michelozzo papolone.
  39. La casetta di cartone che ci fa compagnia un inverno intero. Dono prezioso.
  40. Papi. E la bimba del camper.
  41. Grazie [per] bella [gior]nata.
  42. La caccia alle uova nel giardino di Zuccone. E sulle scale di casa nostra. E in camera dei bimbi.
  43. 4 ottobre. Ale entra in casa dicendo: “Io albero di Natale”.
  44. Patrizia. Aspetta il quarto figlio. È una bella persona.
  45. “Pronto? Prontone?”.
  46. La piadina in Emilia. Ale entusiasta chiama il nonno a Milano e lo invita a mangiare con noi.
  47. Il taccone è un tacchino grosso.
  48. I gusti del gelato della Pecora: gorgonzola, gianduia ghiacciata, biscotto bresciano, fior di pecora.
  49. La ‘n congiuntiva. Pezz’n’pane. Pezz’n’pizza. Rotta’n’strada. ‘n’padre ‘n’figlio. Batta’n’fame.
  50. Il Corriere comprato, dopo l’elezione di Papa Francesco.
  51. Gli insettini. Che poi sarebbero i minuscules.
  52. “Scusi, avete la colla di pesce?” “No. In terza corsia c’è la colla Pritt”.
  53. La signora Cristina e la nostra casa pulita e in ordine.
  54. La prima volta di Ale da Mc Donalds.
  55. L’infinita lotta per il ciuccio.
  56. La pasta colorata con i coloranti alimentari.
  57. Lavori di rifinitura sul diario 2011. È passata una vita, da quei giorni.
  58. Il primo compleanno di Michi.
  59. “Guarda su, guarda giù, guarda me, sei un bebè”.
  60. I disegni di Ale. Gli omini tondi, solo faccia, occhi, gambe e braccia lunghissime, capelli sparati.
  61. Tu: “Se compi un salame [in nero], l’iva la mette in tasca il salumiere”. Ale: “Se compri un salame, dopo lo mangi”.
  62. Il giro al pronto soccorso di Iseo con Ale che ha una taglio sulla testa. E con il nonno per un mal di stomaco che non lascia tranquilli.
  63. Il pepe e la pioggia. Metodi educativi a confronto.
  64. La girandola di legno per il lettino di Boogie, che sarà Giovanni.
  65. Il sabato di strappo a Paratico. Molta, molta fatica.
  66. “Via i denti dalla bocca”.
  67. La festa dei pompieri ad Artogne. Un fallimento.
  68. Michi si addormenta addosso, come una frittella calda che cerca coccole.
  69. La gita a Bellagio.
  70. I ravioli al nido. Michi nascosto sotto al tavolo per non mangiarli.
  71. I fuochi di Santa Rita sotto l’acqua.
  72. Tutti i pianti di Michi e il lettino della casa di tenda in quella che per noi, ormai, è la camera di Clara.
  73. Label, questione d’etichetta.
  74. Le volte che in pausa pranzo ti vengo incontro, quando lavori a Provaglio.
  75. In cucina, la pelle di pollo come guanti per Ale. C’è di meglio.
  76. La pasta al forno bianca che faceva mia mamma. Avevo bisogno di una coccola.
  77. L’Old Wild West prima di Orio. E il kebab per il nonno al ritorno.
  78. Il sogno delle terme di Sirmione. Rimandato ancora.
  79. Votiamo alle primarie del PD.
  80. L’import di finte-Clarks dalla Spagna. Ne arrivano di tutti i colori.
  81. Ale a piedi fino a Nigoline e ritorno. Picnic al prato dei conigli. È la prima vera passeggiata per i piedini di Ale.
  82. Pamen e Spau-Guenger. Sarebbero Spiderman e Power Ranger.
  83. La conchiglia per Ale, che si crea tra i nostri corpi e il piumino. Bellezza della domenica mattina in inverno.
  84. Da un tuo sogno. Fare settembre, che vuol dire pulire bene.
  85. La cena sotto i tendoni alla festa di paese di Nigoline.
  86. La sera ad aspettare la fumata bianca.
  87. L’area wellness del B&B della signora Carla. I piumini bianchi di quella stanza in legno. Il sole che entra dalla vetrata.
  88. Le fasi mistiche di Ale. ‘n’padre ‘n’figlio.
  89. Sofia della Cate, la risata allegra e rotonda. Non vuole più andare via, innamorata dei bimbi.
  90. Annusa di qua, annusa di là. Nusolo lì, nusolo là come dice Ale.
  91. La cheesecake. Non l’avevo mai mangiata.
  92. Il we lungo io da sola dalla Manu. Un regalo indispensabile e bellissimo.
  93. Di nuovo sul Monte Alto, dopo anni.
  94. Il crostapane, bellissimo nome per il tostapane.
  95. Michi che si mangia tutta la terra del campeggio.
  96. Il picnic serale a Sarnico, alla fine di una tua giornata di lavoro.
  97. Ninacerca e le altre.
  98. Tu e i bimbi al battesimo di Anna&Anna. Io rimango a casa. Siamo tristi tutti e due.
  99. Dalla nonna, a vedere l’incontro, storico, tra i due papi.
  100. Waze. E la tua macchinina che arriva.
  101. I giorni a Lido di Spina.
  102. Rendersi conto che tu non mi hai mai riaccompagnato a casa alla fine di una serata, per il semplice motivo che sei sempre venuto a casa con me.
  103. La sera a Milano, senza niente da fare. Solo per mangiare una pizza col Chicos e col Davide.
  104. Noi, che in autunno annegavamo in un gorgo nero che faceva paura.
  105. L’omino delle gonvole e l’omino delle coccole.
  106. La piscina in giardino.
  107. Le cassetta di verdura che trasuda freschezza sul nostro tavolo del giardino, in attesa che qualcuno del GAS venga a prenderle. Siamo i referenti della verdura.
  108. Ale che urla e dice: “Male, vai via”.
  109. Michi addormentato su quella barella che attraversa il Civile, alla fine della risonanza magnetica.
  110. I capelli dei bimbi tagliati per la prima volta con la macchinetta.
  111. Giallozafferano.
  112. “Ale, corri, vieni a vedere”. E da vedere c’è una lumachina sul muro che mai sarebbe scappata.
  113. La maestra Daniela e la maestra Cilla. Novità e conferme al nido.
  114. Ale di notte, grida stizzito: “Dai coperta, vieni!”
  115. Il gnocco fritto in una casa nuova. E le focaccine, sempre nella stessa casa.
  116. Ale e Michi in letterine di legno sulla porta di camera loro.
  117. Castel Thun e il lago di Tovel, il baracchino di crauti e salsicce, il tortel di patate.
  118. La festa dei nonni all’oratorio di Nigoline. Castagne e scarpe sporche.
  119. Io mamma Tina e mamma Cri. Tu papà Guido.
  120. L’appy haour.
  121. “Come vuoi la piadina?” “Grande”. Idee chiare.
  122. Eppi guyo yu yu. Secondo Ale è happy birthday to you.
  123. La cartolina di Italia ‘90.
  124. I nuovi piatti piani tutti colorati.
  125. Tutti i libri letti. Tra gli altri, da segnalare, il regno di OP e i prelibri di Munari.
  126. Il treno fino a Romano di Lombardia. Poi un cappuccio, una rivista stupida, delle cose scritte, un bar nel grigio di fine ottobre. Respiro di nuovo.
  127. Berlusconi da Santoro.
  128. Quando riposo nel lettone nei pomeriggi d’estate. E al risveglio trovo gli occhioni di Ale dentro i miei.
  129. Akinator.
  130. Il nostro we senza bimbi in Val di Non. Un sogno. Grazie Manu.
  131. Il museo dei vigili del fuoco.
  132. Mmm, mamma, che buono profumo, detto davanti alla bottiglia aperta di rum venezuelano.
  133. Il giro in libreria.
  134. Il picnic sul pavimento della sala.
  135. Greta (5 anni) che taglia i capelli di Michi. Lui zitto, ovviamente.
  136. Due incisivi inferiori di Michi. Parevano non esserci. E invece ci sono.
  137. Da Twitter: Sulla presunta fine del mondo: “Scusate Maya, tanto per sapere è un’apocalisse fuoco e fiamme o tipo diluvio? Porto le infradito o il Foille?”
  138. I picnic di Michi. Mangia panini imbottiti come se non avesse mai fatto altro nella sua vita.
  139. La Manu e Cristiano qui per Capodanno con noi.
  140. Il giro in azienda agricola con la Manu vicina di casa. Il trattore, l’etichettatrice e la pianta di capperi.
  141. Condividi questa Coca-Cola con Cristina. E con Felicità. Le troviamo al super.
  142. Lavare tre carte d’identità su quattro in lavatrice. Non è una buona idea.
  143. La cena alla Tana degli elfi. La polenta con il pesto. Accostamento ardito e buonissimo.
  144. Benedetto XVI che rinuncia al suo essere Papa.
  145. La notte in pronto soccorso con Clara. E io alle 4.00 del mattino a Orio per riportare Candi.
  146. Ale che inizia a mangiare cornetti e fragole.
  147. Il naso di Michi. Dopo i controlli siamo più tranquilli.
  148. I giorni a Varenna.
  149. L’omino Pompi-Pompi.
  150. Il barbecue dai Mimer.
  151. Le regole della casa. Il pannello di legno verde.
  152. Le mie nuove scarpe da tennis rosse.
  153. I tuoi 40 anni.
  154. I congiuntivi di Ale.
  155. Il pomeriggio in giardino dalla Fede. I bimbi giocano felici, oltre la piscinetta bucata.
  156. Il bando della Trivulziana, nascosto nei meandri oscuri della rete.
  157. I colloqui con la maestra Laura.
  158. I fiori che raccoglie Ale nel giardino dell’asilo. “Per chi sono?” “Per tu”. Che poi sarei io.
  159. La spazzola che vola per il bagno, all’ennesima febbre di uno dei bimbi. Non ce la faccio più.
  160. Lo straccio in microfibra. Una rivoluzione.
  161. Ale che va a cena dalla Maria, da solo, senza dire niente a nessuno.
  162. Michi che dice per la prima volta mamma. Quella sua voce nuova, che viene ancora dalle viscere del corpo. Quella voce che ogni volta è sforzo e miracolo.
  163. Piove. Ale dice: “Mamma, dammi il sole!”
  164. Il pacchetto di calzini: per i piedini di Giovanni dai piedini di Ale e Michi.
  165. Ale e Michi per la prima volta sull’aereo. Il posto finestrino che abbiamo prenotato per Ale. Il pilota “Awanagana” e lo steward “Hola-Hola”.
  166. Tre giorni con la Lauretta. Dopo Londra e Barcellona.
  167. La bella festa del battesimo di Giovanni.
  168. Le due parole che sempre riesco a scambiare con la farmacista Fede.
  169. Il puzzle di Biancaneve. Da finire.
  170. I dissennatori tra noi, e i patronus che ci inventiamo.
  171. La memoria che ha Ale. Si ricorda particolari di cose successe giorni o settimane prima.
  172. Il Chicos che ha già opzionato il cartellino di Michi, che secondo tanti ha davanti un futuro da rugbyista.
  173. Il maestro Jacopo di psicomotricità. Per Ale i lunedì iniziano con una carica in più.
  174. Michi che striscia per la prima volta. Era qui. Ora è lì.
  175. Le tende nelle ultime due camere. Rosso e arancione a rendere belle le nostra finestre.
  176. “La mamma lavora in strada?”.
  177. Qui da noi, Clara vede nevicare per la prima volta. Ha 23 anni. Aveva visto la neve. Ma non aveva mai visto nevicare.
  178. Lo stracotto al barolo della zia condiviso con gli amici a Paina.
  179. I due mesi con almeno uno dei bimbi ammalato. Inverno interminabile.
  180. Ale apre la banana dalla parte giusta. Per fortuna.
  181. Ale spinge con la mano il mare dentro al secchiello, perché si riempia per bene.
  182. Ale in campeggio imita un ragazzo tedesco che balla la musica del suo stereo. Risate.
  183. La strada per Solto Collina rotta, oltre Tavernola. La domanda tormentone: “Pecché rotta’n’strada?”
  184. La domenica a Travagliato, alla Cascina Martor. A vedere verdure che mangiamo ogni giorno.
  185. Ale della mia camicia da notte a righine bianche e rosse dice: “Mamma, che bello [ves]tito”.
  186. Le poche volte che riusciamo a venirti incontro.
  187. Lo spiedo in cascina da Max.
  188. I cuy in gabbia. Dopo il Perù non li avevo più rivisti.
  189. Una mamma imperfetta sul sito del Corriere.
  190. L’isola di sabbia al largo della spiaggia di Grado. Oltre un mare più profondo e un tappeto di alghe. Buffa conformazione. Sarebbe da belle foto.
  191. Al mare al Cavallino.
  192. Gordon Ramsey e Fuori Menù.
  193. Il nonno di nuovo a Finisterre. A godersi l’oceano alla fine di più di un mese di passi in Spagna.
  194. La Magica Valle, il Mago Felicione e la Strega Pasticciona.
  195. Le buffe parole di Ale: il pungipopo, il famon, il nanasà, il balisico, il teletono.
  196. Il pranzo a casa di Lidia. Bella accoglienza milanese.
  197. La parafarmacia di Torbiato. Grazie dottoressa Piera.
  198. Tutte le telefonate alla Fioretti. Ci sono periodi in cui ci sentiamo quotidianamente, anche più volte al giorno.
  199. Palette, giocone della spiaggia estate 2012.
  200. Gli gnocchi alla romana. Ricordano i giorni di Pombia.
  201. La domanda mistica, se Gesù, oltre a essere nel presepio e nel cuoricino, è per caso anche nei piedi.
  202. Ale impara a mettere le cose in frigo. Una sera ci troviamo il temperamatite.
  203. La macchina del fumo.
  204. I giorni d’inverno a Magreglio a casa della Manu.
  205. Il libro della parole e il libro dei mestieri.
  206. La Madonna del Genesio Fumagalli, che il mio papà aveva fatto fare per la mia nascita, appesa in camera dei bimbi. Che sempre li protegga.
  207. Ordine nell’armadio. Butto vestiti che hanno dentro ricordi di mia mamma. Uno mio pile psichedelico anni ‘80. Un suo maglione bianco di lana pesante.
  208. Gli spinaci bianchi. Che sarebbero cavolo verza in umido.
  209. Ale e la sua prima mini-nutella. “È mia amica, la mutella”, dice.
  210. Tutte le riviste di gossip che leggiamo al mare.
  211. Alluce, illice, trillice, pondolo e mellino: sono i nomi delle dita dei piedi.
  212. La bellezza della Piazza del Pilar, illuminata nella notte. Il blu e il giallo che ci sono. Marmo e alabastro.
  213. Il grana padano vecchio di 5 anni a 9,90. Latte di topo?
  214. Il trenino che era di Jac suona da solo. Facciamo qualcosa. Chiamiamo un esorcista.
  215. L’eremo di San Giorgio e la crema di cioccolato fondente.
  216. Il pollo alla basca via skype con telecamera nella pentola del soffritto.
  217. Chi dice che Michi assomiglia a Matt Damon. Chi dice che assomiglia a me. Decidiamoci.
  218. Don Primo Mazzolari. “Ci impegniamo noi e non gli altri”.
  219. La fontana di Magreglio: magia-magia.
  220. Kim a pranzo da noi. Lo travolgiamo con i nostri bimbi.
  221. Riguardare le foto di quando ero piccola io. Ritrovarci Michi. E le sue espressioni. Uguale a me.
  222. Il giro a Comacchio, i ponti, i canali e le acciughe. Il porto canale a Porto Garibaldi.
  223. Il nonno Pà. Bel nome che inventa Ale per il nonno Giordano.
  224. Il gelato di zio Mc, alla fine di una cena romantica.
  225. La sera ai Due Ciliegi di Iseo. È aprile. Tempo da lupi. Io dico: “Sarebbe bello tornarci in primavera”.
  226. La serata lavoretti al nido di Michi. Peccato essere così in pochi.
  227. Tutti i mesi senza lavoro. Poi ricominciare a lavorare.
  228. Michi inizia a camminare.
  229. Gli album delle foto che abbozziamo. Lavoro che va finito.
  230. Il pranzo all’Ikea con i bimbi.
  231. Ale vestito da Barbabravo per carnevale.
  232. Giovanni che nasce.
  233. Le prime parole di Michi: guarda, acqua, cacca. Oltre mamma. E il rumore dell’ambulanza.
  234. Michi golosissimo di succo d’arancia. Lo beve dal bicchiere con una cannuccia.
  235. Il pupazzo di neve fatto in giardino. Pare San Sebastiano trafitto di spade.
  236. La prima volta di Ale a letto in un letto normale.
  237. Rivedere la Dani e Betto.
  238. La felicità di Ale, quando può stare seduto in un carrello del super.
  239. Il pranzo di Pasqua dai Foresti. Ci andate tu e Michi. Ale è svenuto di sonno mentre stavamo uscendo di casa.
  240. Gli asciugamani tecnici. Un’ottima new entry nei nostri bagagli da vacanza.
  241. Gli amici di Ale sul fasciatoio: Ubaldo, Pier Cipolla e Gian Canguro.
  242. Il ponte di barche sul Sile.
  243. Una lettera di carta che ricevo. E una che spedisco. Gesti di una vita fa. Hanno un buon sapore oggi, nell’era di Facebook. Grazie, Sofia.
  244. Il nuovo sito delle biblioteche bresciane. Spaziale. Permette infiniti viaggi tra i libri.
  245. Muore Carlo Maria Martini.
  246. La fontana nella Plaza Mayor di Saragozza. Rocce, cielo e superfici di acqua. La trovo bellissima.
  247. Studio dei plurali. Un Ale, due ali. Un uomo ragno, due uomi ragni. Un camper, due campi.
  248. La poca nanna che fa Michi, di giorno.
  249. La festa della scuola materna.
  250. A Desenzano, il palo della cuccagna sopra l’acqua del porto.
  251. I palloncini per festeggiare il mio compleanno.
  252. Tre foto di Michi in sequenza mentre mangia lasagne. Ci rotoliamo dal ridere.
  253. Una mail della Diana dopo il battesimo di Giovanni. Mi fa piangere di felicità, e amicizia, e bene voluto.
  254. Quando cerchiamo un nuovo campeggio per le nostre vacanze dell’estate. E alla fine ripieghiamo ancora una volta su Grado.
  255. Riscrivere il mio cv. Servirà?
  256. Dopo anni rifare il salame di cioccolato.
  257. Ale e l’acquarello bianco su foglio bianco: “Perchè non va?”.
  258. I quasi 500 biscotti di Natale. Profumo di spezie in cucina.
  259. La cioccolata densa e i churros nel caffè storico sul corso spagnolo.
  260. Una mattina in cui piangevo, Ale mi ha chiesto se volevo il ciuccio. Una volta che piangevi tu, ti ha portato un libro, per poterlo leggere insieme.
  261. La bella sensazione che si cresce anche come genitori.
  262. L’amico-che-mangia-le-foglie. Che poi sarebbe la zebra di Madagascar.
  263. Michi che impara a camminare. Che sia anche tuo, il mondo, ora.
  264. L’aria di condizione.
  265. “E tu da grande cosa vuoi diventare?” “Un mezzano!”
  266. Ale che gioca al nido. Finalmente può tornarci.
  267. La mani-piedi-bocca.
  268. L’olio siciliano come regalo di fine anno per le maestre.
  269. Gennaio senza malanni e senza giorni di asilo persi.
  270. Le unghie di Ale appena tagliate che “non funzionano più”. Non si possono più usare per spelacchiare le orecchie di Croc.
  271. Il presepe con le statuine che erano state mie. Una casetta di cartapesta era avvolta da un giornale dell’agosto 1989.
  272. La pipì di drago. Che poi è wc-net verde.
  273. Clara, Candi e il Berlingo a Bagnolo Mella. Senza parole.
  274. La giornata con la Nico. Torbiere. E pranzo bello tra fiori e ciclisti. E Santa Maria del Corno. E croce. E bimbi che escono dall’asilo.
  275. Ale bam-bam per la maestra Cilla.
  276. Facciamo nascere un GAS a Corte Franca. Che bellezza.
  277. Tutte le porte sbattute. E la voce che urla. Anche se non va bene.
  278. Rivedere, tra Franciacorta e Milano, i ragazzini che ormai sono uomini e donne dell’oggi e del domani.
  279. Il fon-fon, che sarebbe un telefono spaziale.
  280. Da quando ci sono i bimbi, una vita vissuta troppo, troppo spesso su binari non miei. A volte è molto faticoso.
  281. La figurina dell’Esselunga “incubo orrendo”.
  282. Rimontare la Maggiolina, dopo anni.
  283. I pomeriggi a casa della nonna.
  284. La sorpresa dei copricuscini del divano che sistemi per il mio compleanno.
  285. Il sopralluogo a Castelcovati.
  286. L’inserimento alla materna, la fatica che fa Ale. Non pensavo.
  287. La raccolta firme contro i negozi aperti la domenica mattina.
  288. Tu e il Berlingo sullo scivolo bagnaticcio di Solto Collina.
  289. L’ultimo giorno di Michi all’asilo di Clusane. L’inserimento di Michi all’asilo di Nigoline.
  290. Gli acini d’uva con cui festeggiare l’arrivo dell’anno nuovo. Tradizione spagnola, per quest’anno.
  291. L’anno di dolore che è stato. Il papà del Mauri, l’Ale di Kim, Max di Bologna. Una preghiera per loro. Un abbraccio a chi resta.
  292. Il lettino comprato all’Ikea di Villesse e montato in piazzola. In tenda Ale non vuole dormire sul materasso.
  293. Ale pesciolino.
  294. L’inaspettata evidenza che le bimbe, dentro il pannolino, non hanno il pisello.
  295. Santo Stefano a Milano dalla zia.
  296. Il libro di ricette al cioccolato.
  297. Gli storni in cielo. “Come pepe”, dice Ale.
  298. L’unico giorno di inserimento al nido con la maestra Elena. Buona pancia.
  299. Clara qui con noi.
  300. La descrizione della nostra famiglia, da mettere su https://www.aupair-world.it.
  301. Le Olimpiadi.
  302. Ale e le gite scolastiche. Al Meeting a fare pasticcini, a Palazzo Torri ospiti di Biancaneve, dal fornaio a fare pane, sul Monte Alto nel bosco di Robin Hood.
  303. Boulle calda da settembre a giugno.
  304. La fuga di gas e i pompieri in Stefini.
  305. Lo strudel che ti porta il cuoco in persona, con una candelina per il tuo compleanno.
  306. La macchina nuova, una Dacia 7 posti, detta [camino]cino.
  307. Le punture sul sedere.
  308. Giorgio e Andrea. I pensieri e le preghiere per loro. Non lasciano mai i nostri cuori.
  309. Il cavallo del tenente, bel regalo del nonno Ben che la bibliotecaria Patrizia legge ad Ale.
  310. I bimbi da Max e Ileana.
  311. Saladino l’affettaverdure.
  312. Papa Francesco. Novità, cuore e speranza.
  313. Le cene al tex-mex. E quelle al giapponese.
  314. Tommi e Mirela a Londra a vivere.
  315. La doppia visita mia e di Ale dal dermatologo.
  316. Il giro a Zone con i Giallo&Blu.
  317. Le vacanze a Grado.
  318. Il doppio schermo per lavorare meglio.
  319. La stanchezza infinita dentro cui vivo.
  320. La Luana a cena qui.
  321. La arance, il retro di un capannone, la luce arancione che c’è, il freddo che fa.
  322. I giorni a Zaragoza, che per Ale è Sacarozza.
  323. Ale e i controlli dei carabinieri. Il toc-toc sul vetro sarà un tormentone per qualche mese.
  324. Prima di dormire, il bacino che sempre si danno i due fratellini.
  325. Il lampadario high-tech. Dovevano essere stelline romantiche. È un ragno ultra-luminoso. Ci piace molto.
  326. Il sugo della casa di tenda. Ale lo riconosce a distanza di sei mesi.
  327. L’OCR e il diario del primo cammino di Gargamella. Lavoro iniziato e mai finito.
  328. La sera senza bimbi che ci concediamo per andare a conoscere Giovanni.
  329. “Ale, tu mi vuoi aiutare?” “No, grazie, mamma”.
  330. La cioccolata a Gussago. Grazie alla figlia della ferramenta.
  331. La cartelletta che è la barzelletta.
  332. Le telefonate tra Brianza e Franciacorta. Bell’appuntamento quasi quotidiano.
  333. Le pentole dell’Alessi con i punti Esselunga.
  334. La milanesità di Ale davanti alle gabbie dei conigli. Dice: “Che puzza”.
  335. L’omeopata per i bimbi a Botticino. Una visita dalle 19.00 alle 21.00. Usciamo stremati. Speriamo serva.
  336. La settimana in cui il nonno è stato qui con noi. E noi due siamo usciti ogni sera.
  337. La nonna in televisione insieme alla zia Beatrice.
  338. Io con parrucca bionda e parrucca rasta in un corridoio della Lidl.
  339. Con Max e il Massif a prendere la Pax all’Ikea. Poi a montarla in camera di Clara.
  340. La festa di Natale all’oratorio di Nigoline. La maestra Ma-Grazie.
  341. Il pomeriggio dal Pellizzari. Vengo con te e ci godiamo qualche ora di vacanza.
  342. “Così dicio io”.
  343. L’impianto fotovoltaico. E il tuo nuovo gioco “solaredge” che controlla la produzione.
  344. I cassettoni per la Pax. E la risistemazione dei vestitini dei bimbi.
  345. I fratellini de Carli nella vasca da bagno con i fratelli Rossetti. Pulizie comunitarie.
  346. Il giro alle Torbiere in gennaio. Cielo azzurrissimo e caldo da stare in maglietta. Ale cammina un sacco.
  347. Elena e Ruben qui da noi, con album di foto fatte in giro per il mondo. Orizzonti che per noi ora sono lontanissimi.
  348. Silvana a pranzo e le tagliatelle fatte in casa.
  349. Le foto del nonno del suo cammino. La voglia che ho e che abbiamo di prenderci per mano e camminare insieme su quelle strade.
  350. Le colazioni al bar. E da Gallizioli.
  351. La Manu che pulisce gli armadietti della cucina.
  352. Mmm-hah. Dopo settimane, scopriamo che per Michi vuol dire: finito.
  353. La sera a Rovato da un medico per me. Entro terrorizzata. Esco che sono nuova. Poi pasticcini al cioccolato per festeggiare.
  354. La nonna adotta un cardinale in vista del conclave.
  355. La Manu che fa il clown in ospedale. I suoi racconti.
  356. Un signore con la barba bianca al super. Ale lo guarda e dice: “Forse è Babbo Natale”.
  357. Le sere a smistare riso.
  358. Acquarelli, Duplo, libri, chiodini, nave, cucina, pompieri, caldaia. Passano i pomeriggi d’inverno tra giochi diversi.
  359. Il Merry Christmas crossing di Ale e Marta. Grazie.
  360. Michi che perde le ossa quando si rende conto di avere su il suo primo paio di scarpe.
  361. La camminata di Ale sulle punte e gli scarponcini alti.
  362. Il vero lievito di birra per fare la pasta della pizza.
  363. La prima pizza per Michi. Che è anche il primo cibo non da svezzamento.
  364. Il nonno di nuovo sul cammino.
  365. La bellezza che in quest’anno così difficile abbiamo trovato 417 punti che meritavano di essere ricordati. E il lavoro di limatura per portarli a 365 è stato lungo e impegnativo.



12 luglio 2013
 
Felice e orgoglioso di aver fatto parte per il sesto anno consecutivo di un piccolo tratto del vostro Cammino di Vita... Siete straordinari :-)
Vi voglio troppo bene :-)
Cristiano
 
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