Quarta e ultima puntata.
Con epilogo finale a sorpresa.
301. - L’amante verde nelle notti fredde di Nigoline. Grazie Giulia.
302. - Il “Ma io non ho visto niente” di un bambino alla fine di un mio volo giù per le scale di una torre medievale.
303. - I castelli di Parma e Piacenza.
304. - Leggere la nostra storia nelle parole del papà. Leggere la sua paura, la sua felicità. Leggere dentro ogni parola quanto gli manca la mamma accanto a lui.
305. - Cantarti "Non so cosa voglio raggiungere, non so quali stelle raccogliere". Tu che alla fine mi dici che ho cantato bene.
306. - Il giro in bici sulla Martesana. Pizza d'asporto seduti su una panchina. Sulla torre a guardare sotto di noi geografia dei fiumi lombardi.
307. - La tua prima sera a Milano: venirti a prendere in Cadorna, andare alla presentazione del libro, la Manu che fa domanda scomode, tornare a casa a piedi.
308. - La Messa di Natale in Sant'Angela.
309. - La prima volta da Gargamella. Improvvisata a Solto portandoci pane e prosciutto svedese.
310. - Quella sera sulla panchina in riva al lago. Tanta gente al ristornate carino, noi non in un posto carino, ma dentro vita UAC. Le luci della sera che scendono sul lago.
311. - Muoversi a piedi per la città.
312. - Dirsi sempre tutto, per non lasciare nessuna zona d'ombra tra noi.
313. - Tu che secondo me sei sempre in ritardo.
314. - Quando al mattino ti faccio troppo solletico.
315. - I mesi di Telepass manuale.
316. - Il picnic sulle rive del vecchio Reno. Tu a caccia di rane, io a caccia di nanne e sogni dentro il sole.
317. - Ti amo. Ti nuvolo. Ti plò. Quando le parole non bastano all'amore.
318. - La scatola del caffé Illy che hai portato da Caponord. Sassi e pigne da un viaggio lontano.
319. - Il pomeriggio in officina da Marco a recuperare pezzi della Magrolina. Trucioli di metallo per terra.
320. - Io? B'avo. Tu? B'avo.
321. - NANNA!
322. - Il portachiavi della Birkenstock a forma di piede. Dice di tanti passi che abbiamo fatto nel primo mese insieme. Dice di tanti passi che ancora vogliamo camminare insieme.
323. - L'Adventskalender che ti regalo. Come quello di quando ero bambina. Ma questo è per te. Per noi. E quindi è UAC.
324. - Lavorare al computer uno accanto all'altro. Mani che si cercano in minuscole carezze.
325. - Montare la scrivania dell'Ikea dentro un pomeriggio di pioggia.
326. - La scrivania provvisoria: il portagiochi della Uno sopra sedie e scatoloni.
327. - La mia vita milanese che è vita di quartiere. Ti riappacifica con la vita nella grande città.
328. - I giri all'isola ecologica.
329. - Tutto il grana che è entrato nel frigorifero di Tonale da quando ci sei tu.
330. - I panini di Chur con i semi di grasole.
331. - Io che mi perdo dentro i tuoi occhi. Tu che ti perdi dentro i miei.
332. - Il collo dei cigni sotto il pelo dell'acqua, quella sera a camminare lungo l'Adda.
333. - La scassona legata in cortile a Milano.
334. - Andare alla fiera dell'artigianato in bici.
335. - Non trovare casa della Chiara e Andre. Farsi venire a prendere, persi a Milano in mezzo all'odore di cavalli. - 336. - Il teratopo che sfreguglia.
337. - Leggere Harry Potter e ri-raccontartelo avventura dopo avventura.
338. - Il piccolo presepe da montare dentro una noce che regaliamo al papà per il suo compleanno.
339. - Il castello di Padernello in dicembre, all'imbrunire. Nebbia bassa e storia di fantasmi.
340. - Il foglio: "Non basta innamorarsi. Occorre costruire l'amore".
341. - Cominciare a leggere Un ponte sull'eternità di Richard Bach.
342. - In fila in posta a Siviglia prima di fare il bonifico per il rifugio di Grañon.
343. - I baci di sera, fermi al semaforo nel buio mai buio di questa città.
344. - Andare a Malpensa a prendere il Davide che torna dall'Argentina.
345. - Dire noi, non io.
346. - L'orco di Brera che fa un sacco di paura. Ma non lo incontro quasi mai.
347. - La cena a casa della Nico. A parlare di vita e di scout.
348. - Incrociare gente del Gemelli davanti alla porta di Tonale. Io sto andando via con loro, tu stai arrivando a casa.
349. - I baci sulle scale quando sei tornato da Caponord. Marco e Giovanni aspettano in macchina.
350. - Il pomeriggio in cui hai sistemato il tibi perchè la tua mamma potesse regalarlo a Natale.
351. - Quella sera che siamo stati a casa con Jacopo. Io a dormire per terra. Il gatto a dormire sulla mia schiena.
352. - I messaggi della Bea. Così pieni di bene. Di vita compartida.
353. - Non riuscire a fare la sorpresa alla Bea per il suo compleanno. Vivere comunque una bella serata piena di bene.
354. - Il presepe così bello che prendiamo per Natale. Maria e Giuseppe che si abbracciano, tenendo il bambino in mezzo a loro. Sarebbe bello essere famiglia così.
355. - Cercare di usare punti Alitalia per un nostro qualche viaggio senza riuscirci.
356. - La lista dei posti che vorremmo vedere insieme.
357. - Da Milano a Nigoline e ritorno nei giorni di Natale: ci fa compagnia il CD dei bis-ragazzini. E la voce divertita di Andrè sull'ultima traccia.
358. - Guardarsi e dirsi: "Perchè settembre? Perchè non luglio?”.
359. – Il tuo ombelico a bottone. È buffo. Ma tu sei un signore buffo.
360. - Il giorno di baci, passi, vita, amore in più. Il 2008 è bisestile.
361. - Quella mattina grigia in cui siamo stati in giro un'ora con la macchina fotografica nuova. Un centinaio di fotografie ai fiori che comunque brillano di vita e di colori.
362. - Camminare dentro la vita e dentro i colori.
363. - Camminare.
364. - Camminare ancora.
365. - Camminare mano nella mano.
366. - Voler camminare insieme mano nella mano per tutta la vita.
vogliamo camminare insieme mano nella mano per tutta la vita.
ci sposiamo il 12 luglio.
volevamo dirvelo, amici dei nostri passi.
volevamo dirvelo, hermani peregrini che portiamo nel cuore.
perché abbiamo camminato con voi.
perché voi avete camminato con noi.
perché ancora cammineremo insieme, nelle strade verso santiago e sulle strade della vita.
vi abbracciamo forte.
felici.
stupiti.
grati.
vi vogliamo bene.
cri e guido