Sabato 17 Ottobre, Vic en Bigorre – Lourdes 41 km
L’arietta fresca di ieri sera ha lasciato uno consistente strato di brina e quando lascio l’hotel il termometro in piazza indica un grado, sono le 7,15 non c’è in giro quasi nessuno, lascio Vic en Bigorre e subito mi infilo in una stradina bianca che mi porta verso sud, anche per questo inizio di giornata seguirò un percorso alternativo a quello ufficiale per avvicinarmi alla meta.
Rapidamente, via via che avanzo, le montagne che ieri sera sembravano lontanissime si avvicinano diventando sempre più grandi, non sono più un profilo scuro in lontananza, il sole le illumina rendendone visibili i particolari.
i Pireni si avvicinano
Una decina di chilometri e sono a Siarrouy seguono poi Lagarde e Oursbelille, più che villaggi veri e propri sono agglomerati di case sparpagliate senza ordine, buttate li nel corso dei secoli. Da questo punto seguendo la D93 semideserta mi dirigo verso Ibos , siamo ancora in pianura e riesco facilmente ad individuare la meta già a chilometri di distanza grazie alla dimensioni della collegiale di Saint Laurent, che domina tutto il villaggio, possente esempio di cattedrale gotica nei secoli ampliata e ristrutturata. Sono a metà tappa, faccio pausa sul piazza dove si affacciano municipio e chiesa, purtroppo chiusa, i tetti delle case si siano fatti alti e spioventi, le montagne sono sempre più vicine.
Ibos, Saint Lurent
La mia guida mi porta alla ricerca del GR 101, che da qua in avanti mi porterà sino a Lourdes, abbandono la pianura, mi arrampico su di una collina e da li attraversando boschi o comunque costeggiandoli proseguo verso sud, gli appezzamenti si riducono di dimensioni ed il mais viene sostituito dai prati, scorrono lenti, ma molto piacevoli, una quindicina di chilometri nella campagna soleggiata e deserta, ci sono solo io.
GR 101
Sfioro l’abitato di Bartrès ed inizia la discesa e di colpo dopo una curva eccola, Lourdes, o meglio prima appare il campanile della Basilica e poi poco alla volta tutto il resto, attraverso su di un ponte pedonale le Gave de Pau e sono davanti alla grotta, è la prima volta per mè a Lourdes, è difficile spiegare l’emozione di essere qua, finalmente dopo tanto averla desiderata sono arrivato a quella che è sempre stata una meta di questo cammino.
finalmente.....
Devo aver perso la cognizione sia del tempo che del luogo ma arriva anche il momento di cercare al di là del fiume l’Accueil Jacquaire “La Ruche”, davvero strano come cambi l’atmosfera tra le due sponde , il sacro ed il profano divise da un corso d’acqua, di qua la fede di la il merchandising, finalmente oltre ad un posto per la notte ed ad un ospitalità sincera trovo pellegrini con cui condividere tutto questo.
La basilica vista da La Ruche
Riesco a partecipare sia al rosario che alla processione, quest’ultima in compagnia di un pellegrino canadese, facendo un po’ di avanti e indietro tra l’accueil e la Basilica, durante la cena i racconti dei pellegrini in transito sul GR 78, la voie du piémont, si alternano con le spiegazioni del gestore su Lourdes e sul cammino, un po’ triste sapere che il transito dei pellegrini stia diventando così economicamente interessante da spingere alla decisione di porre il numero limite di 15 pellegrini ospitabili senza avere la qualifica, e quindi la tassazione, di Gite o Hotel.
Non posso non ricordare la processione notturna, ma davvero non conosco le parole che potrebbero descriverla adeguatamente per le emozioni e la fede percepita, ogni dubbio sulla scelta di passare a fare un saluto alla Signora di Lourdes è svanito, mai fatto scelta migliore.
Domani si riparte, ma non verso Ovest verso il passo del Samport, domani si va a Sud.
L’arietta fresca di ieri sera ha lasciato uno consistente strato di brina e quando lascio l’hotel il termometro in piazza indica un grado, sono le 7,15 non c’è in giro quasi nessuno, lascio Vic en Bigorre e subito mi infilo in una stradina bianca che mi porta verso sud, anche per questo inizio di giornata seguirò un percorso alternativo a quello ufficiale per avvicinarmi alla meta.
Rapidamente, via via che avanzo, le montagne che ieri sera sembravano lontanissime si avvicinano diventando sempre più grandi, non sono più un profilo scuro in lontananza, il sole le illumina rendendone visibili i particolari.

Una decina di chilometri e sono a Siarrouy seguono poi Lagarde e Oursbelille, più che villaggi veri e propri sono agglomerati di case sparpagliate senza ordine, buttate li nel corso dei secoli. Da questo punto seguendo la D93 semideserta mi dirigo verso Ibos , siamo ancora in pianura e riesco facilmente ad individuare la meta già a chilometri di distanza grazie alla dimensioni della collegiale di Saint Laurent, che domina tutto il villaggio, possente esempio di cattedrale gotica nei secoli ampliata e ristrutturata. Sono a metà tappa, faccio pausa sul piazza dove si affacciano municipio e chiesa, purtroppo chiusa, i tetti delle case si siano fatti alti e spioventi, le montagne sono sempre più vicine.

La mia guida mi porta alla ricerca del GR 101, che da qua in avanti mi porterà sino a Lourdes, abbandono la pianura, mi arrampico su di una collina e da li attraversando boschi o comunque costeggiandoli proseguo verso sud, gli appezzamenti si riducono di dimensioni ed il mais viene sostituito dai prati, scorrono lenti, ma molto piacevoli, una quindicina di chilometri nella campagna soleggiata e deserta, ci sono solo io.




Sfioro l’abitato di Bartrès ed inizia la discesa e di colpo dopo una curva eccola, Lourdes, o meglio prima appare il campanile della Basilica e poi poco alla volta tutto il resto, attraverso su di un ponte pedonale le Gave de Pau e sono davanti alla grotta, è la prima volta per mè a Lourdes, è difficile spiegare l’emozione di essere qua, finalmente dopo tanto averla desiderata sono arrivato a quella che è sempre stata una meta di questo cammino.

Devo aver perso la cognizione sia del tempo che del luogo ma arriva anche il momento di cercare al di là del fiume l’Accueil Jacquaire “La Ruche”, davvero strano come cambi l’atmosfera tra le due sponde , il sacro ed il profano divise da un corso d’acqua, di qua la fede di la il merchandising, finalmente oltre ad un posto per la notte ed ad un ospitalità sincera trovo pellegrini con cui condividere tutto questo.

Riesco a partecipare sia al rosario che alla processione, quest’ultima in compagnia di un pellegrino canadese, facendo un po’ di avanti e indietro tra l’accueil e la Basilica, durante la cena i racconti dei pellegrini in transito sul GR 78, la voie du piémont, si alternano con le spiegazioni del gestore su Lourdes e sul cammino, un po’ triste sapere che il transito dei pellegrini stia diventando così economicamente interessante da spingere alla decisione di porre il numero limite di 15 pellegrini ospitabili senza avere la qualifica, e quindi la tassazione, di Gite o Hotel.
Non posso non ricordare la processione notturna, ma davvero non conosco le parole che potrebbero descriverla adeguatamente per le emozioni e la fede percepita, ogni dubbio sulla scelta di passare a fare un saluto alla Signora di Lourdes è svanito, mai fatto scelta migliore.
Domani si riparte, ma non verso Ovest verso il passo del Samport, domani si va a Sud.