18 febbraio 2010.
Sono tre giorni che e’ iniziato il Buon Camino. Mi trovo vicino a Satkihra a pochi km. dall’India, presso la Rishilpi dove e’ in atto il “Progetto Uomo”: adozioni, istruzione, cure sanitarie, lavoro , emancipazione della donna.
Fa molto caldo, un tasso di umidita’ altissimo, si suda anche ascoltando il respiro.
E’ tutto cosi’ assurdo, irreale, polveroso, chiassoso, povero, povero, povero.
Le capanne loro abitazioni in questo nostro moderno secolo sono costruite con fango e paglia, il gabinetto un buco nel terreno. Fortunato chi possiede un animale, la “cacca” essicata servira’ per vendere, fare fuoco, comprare e cucinare un piatto di riso.
In questi villaggi manca di tutto, l’acqua non e’ potabile, inquinata dall’arsenico.. Oggi, in missione dovrebbe arrivare, grazie ad alcuni amici italiani un potabilizzatore-depuratore. Speriamo bene!!!!
Sono qui da poco tempo, tutti mi conoscono e cercano il loro “amico italiano”!!!
In questi villaggi la disperazione e’ totale, una poverta’ che non si puo’ descrivere, poveri, poverissimi ma ricchi di umanita’di sorrisi, di abbracci. La prima domanda che ti rivolgono: “Balo? cioe’: Come stai?” “bene” rispondo e loro sono contenti perche’ sto bene.
Nella missione ci sono tanti bimbi abbandonati, non abili. Ieri sono stato con loro, in pochi minuti mi hanno circondato, strisciando a terra come piccoli gattini, gioiscono per un carezza, un abbraccio. In questo loro disgraziato mondo sono fortunati: oggi mangiano.
Dal Bangladesh, ultima terra fra le ultime del pianeta.
Ezio
Sono tre giorni che e’ iniziato il Buon Camino. Mi trovo vicino a Satkihra a pochi km. dall’India, presso la Rishilpi dove e’ in atto il “Progetto Uomo”: adozioni, istruzione, cure sanitarie, lavoro , emancipazione della donna.
Fa molto caldo, un tasso di umidita’ altissimo, si suda anche ascoltando il respiro.
E’ tutto cosi’ assurdo, irreale, polveroso, chiassoso, povero, povero, povero.
Le capanne loro abitazioni in questo nostro moderno secolo sono costruite con fango e paglia, il gabinetto un buco nel terreno. Fortunato chi possiede un animale, la “cacca” essicata servira’ per vendere, fare fuoco, comprare e cucinare un piatto di riso.
In questi villaggi manca di tutto, l’acqua non e’ potabile, inquinata dall’arsenico.. Oggi, in missione dovrebbe arrivare, grazie ad alcuni amici italiani un potabilizzatore-depuratore. Speriamo bene!!!!
Sono qui da poco tempo, tutti mi conoscono e cercano il loro “amico italiano”!!!
In questi villaggi la disperazione e’ totale, una poverta’ che non si puo’ descrivere, poveri, poverissimi ma ricchi di umanita’di sorrisi, di abbracci. La prima domanda che ti rivolgono: “Balo? cioe’: Come stai?” “bene” rispondo e loro sono contenti perche’ sto bene.
Nella missione ci sono tanti bimbi abbandonati, non abili. Ieri sono stato con loro, in pochi minuti mi hanno circondato, strisciando a terra come piccoli gattini, gioiscono per un carezza, un abbraccio. In questo loro disgraziato mondo sono fortunati: oggi mangiano.
Dal Bangladesh, ultima terra fra le ultime del pianeta.
Ezio