Ho sentito parlare per la prima voilta di Alice nei primi anni '90, quando lei era ancora con noi... anni in cui frequentavo la facoltà di Lettere a Firenze, la sua città... Alice ha vissuto solo 12 anni... soffriva di una grave malattia congenita che la costringeva su una sedia a rotelle, ma che non le aveva impedito di innamorarsi della vita, di colorarla di sogni e speranza e di contagiare col suo entusiasmo anche la vita di coloro che le vivevano attorno... Alice aveva il grande dono di saper scrivere... e attraverso i suoi temi, le sue poesie, i suoi scritti riusciva a trasmettere il suo grande amore per la vita, la sua grande fiducia negli altri e nel mondo... una grande, immensa nella sua semplicità, lezione di vita...
Quando, all'improvviso, a inizio 1996 Alice si è addomentata per sempre sul suo banco di seconda media, i suoi genitori hanno capito che il suo messaggio non poteva andarsene con lei e hanno deciso di far pubblicare le sue poesie e i suoi temi... Inizialmente ci riuscirono grazie ad un piccolo editore fiorentino con lo scopo di raccogliere, attraverso le copie vendute, fondi per la ricerca sulla malattia che aveva colpito la piccola Alice...
Quel libro mi capitò per mano pochi mesi dopo... era un periodo non facile per me... Da una parte bellissimo... gli anni dell'università, un gruppo di amici splendidi, i primi, timidi, sogni africani che si insinuavano nel mio cuore... Dall'altro però tanta paura.... i mei occhi stavano lentamente, ma inesorabilmente andando verso il buio..... Qualche tempo dopo un giovane professore del Santa Chiara di Pisa, cui mi aveva indirizzato il mio oculista, mi prospettò la possibilità di un intervento... assai rischioso nelle mie condizioni, ma che d'altra parte poteva essere l'unica strada per continuare a colorare il mio futuro... Decisi di rischiare...
E nei mesi dell'attesa Alice, con la sua testimonianza, mi ha donato tantissima forza, mi ha insegnato a sorridere comunque alla vita... mi ha permesso di continuare a sognare...
L'intervento poi è andato bene... Ha stabilizzato la mia malattia e mi ha restituito i miei attuali tre decimi di vista (che per chi ci vede bene posson sembrar nulla, ma per uno nelle mie condizioni sono la vita, il futuro, tutto...).
E così Alice è entrata nella mia vita, colorandola di positività e di speranza...
I suoi amici, coloro che l'avevano conosciuta, la ricordano così nella prefazione del libro: "Avevi una missione da compiere: colorare i nostri cuori. Avresti potuto colorarli di nero, ma tu non lo hai fatto; hai scelto il colore più bello, quello della speranza della gioia, dell'amicizia...".
Da allora il sorrso di Alice accompagna e guida ogni passo del mio Cammino di vita...
Chi c'era ricorderà che è stata lei la "protagonista" del primo raduno che ho organizzato a Badia nel marzo 2007... volevo che fosse così... perchè era giusto così.
Il libro di Alice è venuto con me, nel mio zaino, fino a Santiago, e poi è volato in Africa... E' sempre lì sul mio comodino... Nei momenti no, mi basta guardarlo, sfogliarlo per ritrovare la carica e tornare a sorridere...
Sono stato tante volte a trovarla su al cimitero di San Miniato al Monte, dove Alice riposa osservando il panorama più bello del mondo (La vista di Firenze da lassù è unica)... e tutte le volte sostando accanto a quella piccola tomba ho provato una sensazione di serenità assoluta.... Sono stato lassù anche a "chiederle" di sciogliere i miei ultimi dubbi sull'Africa... era lo scorso marzo, poco dopo il raduno di Savona, uno dei primi giorni di Primavera.... E quel giorno, non so spiegarmi meglio..., e come se Alice mi avesse preso per mano e mi avesse spinto a spiccare il volo, verso l'Africa, verso il sogno della mia vita...
Chi volesse conoscerla, basta che in libreria chieda del "Libro di Alice" di Alice Sturiale, ora pubblicato dalla BUR (Biblioteca Universale Rizzoli).
Quando l'avrete letto, potrete capire meglio... Capire perchè grazie a lei ho imparato a credere nell'esistenza degli Angeli... e anche a volermi più bene.
Cristiano
PS. Concludo copiandovi due sue poesie...
HANDICAP
Forse senza quattro ruote
è più facile.
E' più facile divertirsi.
E' più facile muoversi
E' più facile
E' anche più facile
conquistare i ragazzi.
Ma io credo
che le quattro ruote
servano a conoscere
tutta quanta
la vita
e saperla affrontare
e vincere.
E IL MARE CANTAVA
E il vento
Raccontava le storie,
la sabbia mi apriva
un soffice letto…
E allora sapevo di sognare!
Le stelle mi illuminavano,
la luna mi proteggeva,
il cielo
mi liberava lo spirito…
…E allora sapevo di sognare.
Ma quando Dio mi disse
“Io ti ho creato!”
e il mare era mare
e le stelle erano stelle
e tutto era vero…
… Allora io sapevo di vivere!
Quando, all'improvviso, a inizio 1996 Alice si è addomentata per sempre sul suo banco di seconda media, i suoi genitori hanno capito che il suo messaggio non poteva andarsene con lei e hanno deciso di far pubblicare le sue poesie e i suoi temi... Inizialmente ci riuscirono grazie ad un piccolo editore fiorentino con lo scopo di raccogliere, attraverso le copie vendute, fondi per la ricerca sulla malattia che aveva colpito la piccola Alice...
Quel libro mi capitò per mano pochi mesi dopo... era un periodo non facile per me... Da una parte bellissimo... gli anni dell'università, un gruppo di amici splendidi, i primi, timidi, sogni africani che si insinuavano nel mio cuore... Dall'altro però tanta paura.... i mei occhi stavano lentamente, ma inesorabilmente andando verso il buio..... Qualche tempo dopo un giovane professore del Santa Chiara di Pisa, cui mi aveva indirizzato il mio oculista, mi prospettò la possibilità di un intervento... assai rischioso nelle mie condizioni, ma che d'altra parte poteva essere l'unica strada per continuare a colorare il mio futuro... Decisi di rischiare...
E nei mesi dell'attesa Alice, con la sua testimonianza, mi ha donato tantissima forza, mi ha insegnato a sorridere comunque alla vita... mi ha permesso di continuare a sognare...
L'intervento poi è andato bene... Ha stabilizzato la mia malattia e mi ha restituito i miei attuali tre decimi di vista (che per chi ci vede bene posson sembrar nulla, ma per uno nelle mie condizioni sono la vita, il futuro, tutto...).
E così Alice è entrata nella mia vita, colorandola di positività e di speranza...
I suoi amici, coloro che l'avevano conosciuta, la ricordano così nella prefazione del libro: "Avevi una missione da compiere: colorare i nostri cuori. Avresti potuto colorarli di nero, ma tu non lo hai fatto; hai scelto il colore più bello, quello della speranza della gioia, dell'amicizia...".
Da allora il sorrso di Alice accompagna e guida ogni passo del mio Cammino di vita...
Chi c'era ricorderà che è stata lei la "protagonista" del primo raduno che ho organizzato a Badia nel marzo 2007... volevo che fosse così... perchè era giusto così.
Il libro di Alice è venuto con me, nel mio zaino, fino a Santiago, e poi è volato in Africa... E' sempre lì sul mio comodino... Nei momenti no, mi basta guardarlo, sfogliarlo per ritrovare la carica e tornare a sorridere...
Sono stato tante volte a trovarla su al cimitero di San Miniato al Monte, dove Alice riposa osservando il panorama più bello del mondo (La vista di Firenze da lassù è unica)... e tutte le volte sostando accanto a quella piccola tomba ho provato una sensazione di serenità assoluta.... Sono stato lassù anche a "chiederle" di sciogliere i miei ultimi dubbi sull'Africa... era lo scorso marzo, poco dopo il raduno di Savona, uno dei primi giorni di Primavera.... E quel giorno, non so spiegarmi meglio..., e come se Alice mi avesse preso per mano e mi avesse spinto a spiccare il volo, verso l'Africa, verso il sogno della mia vita...
Chi volesse conoscerla, basta che in libreria chieda del "Libro di Alice" di Alice Sturiale, ora pubblicato dalla BUR (Biblioteca Universale Rizzoli).
Quando l'avrete letto, potrete capire meglio... Capire perchè grazie a lei ho imparato a credere nell'esistenza degli Angeli... e anche a volermi più bene.
Cristiano
PS. Concludo copiandovi due sue poesie...
HANDICAP
Forse senza quattro ruote
è più facile.
E' più facile divertirsi.
E' più facile muoversi
E' più facile
E' anche più facile
conquistare i ragazzi.
Ma io credo
che le quattro ruote
servano a conoscere
tutta quanta
la vita
e saperla affrontare
e vincere.
E IL MARE CANTAVA
E il vento
Raccontava le storie,
la sabbia mi apriva
un soffice letto…
E allora sapevo di sognare!
Le stelle mi illuminavano,
la luna mi proteggeva,
il cielo
mi liberava lo spirito…
…E allora sapevo di sognare.
Ma quando Dio mi disse
“Io ti ho creato!”
e il mare era mare
e le stelle erano stelle
e tutto era vero…
… Allora io sapevo di vivere!